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A cosa si lega il potere di un frutto del Diavolo? | OnePieceLab

Meccaniche di interazione Corpo-Frutto e Ambizione-Frutto

Il problema che mi sono posto oggi è il seguente: a cosa si “lega” il potere di un frutto del Diavolo?

C’è chi dice al cuore, chi all’anima… eppure il manga è pieno di “prove” che contraddicono queste ipotesi. Partiamo dalla prima.

Il cuore

La parte più curiosa di questa ipotesi è legata al “Mes” di Law. Questa capacità del chirurgo permette infatti di estrarre il cuore dal corpo del bersaglio, a prescindere che esso sia tangibile o intangibile. Una volta imprigionato dentro quella sorta di cubo gelatinoso il cuore non risente più dei poteri del frutto, cioè diventa vulnerabile: l’abbiamo visto con Caesar, Monet e Smoker, tutti e tre Rogia.

Si tratta di una capacità speciale di Law, oppure il cuore è veramente il tallone d’Achille di un fruttato?

Prima di rispondere vediamo il seguente esempio. Nella saga di Skypiea, Wiper, grazie all’agalmatolite e al Dial Reject, riesce a fermare il battito di Enel. Chiunque in quello stato non ha coscienza per auto-effettuarsi un massaggio cardiaco, eppure lui ci riesce. Ci riesce col cuore fermo. Ci riesce ad un passo dalla morte.

Questa è forse la prova più forte che Oda ci ha consegnato del fatto che il potere del frutto prescinde dall’attività del cuore. Ma c’è anche un altro caso interessante: il congelamento di Doflamingo da parte di Aokiji, a Punk Hazard. Quando quest’ultimo riesce a distruggere la morsa di ghiaccio, Buffalo esclama:

“Meno male… il suo cuore non si era ancora congelato!”

Cosa voleva dire? Continuiamo intanto la nostra indagine, a breve c’arriviamo.

L’anima

Teorie in merito giravano ancor prima che a Dress Rosa ci venisse mostrato un simpatico schema riassuntivo del “ciclo di rigenerazione” di un frutto. In questo schema, come potete vedere di seguito, si distingue, in una delle quattro fasi, una nuvoletta bianca che abbandona il corpo. La stessa nuvoletta l’abbiamo vista a Thriller Bark durante il flashback di Brook, ed è chiaro che rappresenta l’anima.

Proprio il potere di Brook è la chiave di volta della soluzione. Come lui stesso afferma, avendo ricordi di quando fluttuava verso i cieli, ad un certo punto ha “avvertito” l’attivazione del potere che ha costretto la sua anima a fare ritorno al corpo. Tuttavia, a causa della fitta nebbia vagò per un anno intero in quella forma, prima di ritrovare la nave e il cadavere di se stesso, ormai ridotto ad un cumulo di ossa. Ciò significa che tutti gli organi vitali di quel corpo erano ormai diventati polvere: niente cuore, niente cervello… niente di niente. Eppure il frutto di Brook non si è reincarnato in un altro frutto come mostra lo schema… è rimasto legato da qualche parte, a qualcosa che ha permesso al potere di rimanere attivo e compiersi, ma a cosa? All’anima?

Ragioniamo un secondo

Se il potere del frutto controlla anche l’anima (basti pensare al fatto che Brook la tira fuori a comando ormai) allora non può essere essa stessa sede del potere. In caso contrario, dato che gli oggetti non posseggono anima, non potrebbero “mangiare” un frutto. Invece abbiamo prove tangibili che questo avviene: un oggetto può assimilare il potere di un frutto.

Prendiamo a titolo d’esempio il modo con cui Moria dava vita agli Zombie, perchè è probabilmente il parallelismo più efficace.

Abbiamo un’ombra che “contiene” la personalità del soggetto, quasi come una seconda anima, e un corpo inerte privo di vita. Grazie al potere del frutto Kage Kage, l’ombra viene impiantata dentro al corpo, che funge da vettore materiale per l’espressione a 360° della personalità dell’ombra: movenze, stile di combattimento, abitudini, modo di parlare, etc.. acquisiscono concretezza mediante il corpo.

Anima e corpo si comportano in maniera molto simile nel mondo di One Piece, e chissà che lo Shambles di Law non scambi proprio le anime dei soggetti, con le loro personalità, tecniche, ricordi, etc.. proprio come avvenuto a Punk Hazard fra Tashigi e Smoker. I due non sembravano affatto diversi se non nelle sembianze, proprio come se la loro anima fosse stata scambiata.

Durante la saga di Dress Rosa, poi, scopriamo che quando l’anima comincia a separarsi dal corpo, la vita comincia a venire meno. Lo abbiamo visto con Lao-G, durante lo scontro con Don Chinjao. Grazie a Brook sappiamo che l’anima, una volta fuori dal corpo, va spedita e diretta verso il regno dell’oltretomba. Ma se quando il corpo muore il potere si reincarna in un altro frutto, come mostrato nello schema, come mai ciò non è successo con Brook? Forse la vera morte arriva un po’ dopo.

Nella vita reale, una persona in arresto cardiaco non viene spacciata a prescindere per morta, ma può essere salvata se si agisce tempestivamente, in quanto tessuti e organi hanno una breve autonomia, ma se non vengono irrorati di sangue per un certo lasso di tempo, muoiono. In questo lasso di tempo la persona dunque si troverebbe in una sorta di limbo, sospesa fra la vita e la morte. Se teniamo a mente ciò, ritornando a One Piece, possiamo ipotizzare che il potere non trasmigri nel momento stesso in cui il corpo va in arresto cardiaco, ma che rimanga legato ad esso finchè i tessuti e gli organi sono ancora vivi.

Ecco quindi che l’anima di Brook ha avuto il tempo di farsi un bel pezzo di strada ma, arrivata alle porte dell’oltretomba, viene richiamata dal potere dello Yomi Yomi. Questo frutto è molto particolare, in quanto “sopravvive” alla morte del soggetto. Una sorta di eccezione che conferma la regola.

Questa finestra d’azione dunque, seppur breve, permettere interventi tempestivi di rianimazione… ma anche di manipolazione! Prendiamo Teach, ad esempio. Se così non fosse, non potrebbe mai “acciuffare” il potere prima che si reincarni in un frutto. Basti pensare a come ha fregato il Gura Gura a Baffibianchi. Non è stato un intervento immediato, ma è trascorso qualche secondo da quando Newgate è morto a quando gli han messo su il telo nero.

E ancora, la morte di Rosinante. L’effetto del suo potere non svanisce immediatamente. In termini matematici diremmo che la funzione “potere del frutto” è continua, non presenta salti… e difatti vediamo graficamente come la voce di Law ritorni in un crescendo:

Vediamo abbastanza chiaramente come da quando Rosinante muore a quando il potere lascia il suo corpo, passa un certo lasso di tempo, che è proprio quel tempo durante il quale i tessuti e gli organi muoiono definitivamente. Tale finestra temporale è sufficiente a far compiere a Law diversi metri, nonchè a far ricoprire il corpo di Corazon parzialmente di neve.

Riassumendo, dunque, il potere del frutto rimane attivo finchè il corpo è ancora “vivo”. Ne deduciamo che il potere si lega al corpo, e più nello specifico, alle sue cellule. In via del tutto speculativa, ipotizzo che il potere possa in qualche modo interagire con il DNA del possessore; abbiamo prove concrete del fatto che Vegapunk conosca molto bene l’acido desossiribo nucleico, come si può vedere chiaramente nel suo ufficio a Punk Hazard, e sulla base del quale abbia potuto condurre le sue prime ricerche in fatto di SMILE.

Adesso vi faccio una domanda

Se fosse valida questa ipotesi, potrebbe un corpo essere tenuto in vita artificialmente anche dopo la sua “morte”, ossia anche dopo la trasmigrazione dell’anima, in modo da conservare in esso il potere di un frutto? Io direi di sì… ne è l’esempio lampante Bartholomew Kuma.

Il famoso Tiranno, ex rivoluzionario, flottaro e ora anche Pacifista, ha subito nel corso del tempo degli interventi chirurgici effettuati dal Dott. Vegapunk al fine di asportare tessuti molli per sostituirli con apparati metallici, aumentando così la resistenza al danneggiamento e dunque l’efficacia in battaglia. L’inserimento di apparecchiature artificiali ha consentito l’implementazione di nuove armi, come i laser, che hanno garantito al soggetto il soprannome di “arma umana”.
Kuma è passato da umano, a cyborg, a robot in modo graduale. Tuttavia il passaggio cruciale per lui è stato sicuramente l’ultimo, dato che ha sancito la fine di ogni legame con la sua vita. Eppure ha conservato il potere del Pad Pad. Se così fosse, il progetto “pacifista” potrebbe avere risvolti molto interessanti per tutti quei soldati che posseggono il potere di un frutto. In particolare si potrebbe ovviare alla debolezza nei confronti dell’acqua, in quanto il corpo non è interamente umano, ma in buona parte costituito da ingranaggi, tubature e circuiti. Di conseguenza con un uso sapiente e una buona ingegneria di razzi, il robot potrebbe tranquillamente tirarsi fuori dall’acqua (ammesso che sia predisposto per questo e che l’acqua non mandi in corto i circuiti).

Il potere di un frutto del diavolo, quindi, potrebbe essere pensato come una sorta di parassita, che ha continuamente bisogno di aggrapparsi a qualcosa per “sopravvivere”. In fondo non è del tutto fuori luogo immaginarselo come un secondo organismo. Tralasciando per un attimo gli Zoan, tutte le tipologie sembrano avere una cosa in comune, ossia la capacità di reagire al mondo esterno a prescindere dalla volontà. Chi mangia un frutto è come se avesse una sorta di sistema d’allarme incorporato: non appena la vita del possessore è in pericolo questo si attiva automaticamente per cercare di proteggerlo. Tuttavia il potere fa solo ciò che gli è consentito, infatti è un vero colpo di fortuna quando il soggetto si salva grazie a questo, come nel caso di Enel. Ma di esempi se ne potrebbero fare veramente molti, come il caso di Luffy ad Amazon Lily, dove, nonostante fosse privo di coscienza, il suo corpo ha continuato a mantenere la sua natura gommosa ed elastica, in risposta al tentativo di una amazzone di staccargli “uno strano fungo fra le gambe”.

In altre parole, chi mangia un frutto del diavolo è come se ospitasse una seconda entità (da cui discende forse anche la credenza che si tratti di un demone), che cerca di adoperarsi al meglio per preservare l’organismo ospitante attraverso il quale essa può esprimersi. Si intravede quasi una sorta di istinto primordiale di sopravvivenza, che può tranquillamente essere spacciato come un’attività benevola volta a proteggere il possessore, ma che agisce cinicamente, quasi meccanicamente, al fine di proteggere se stesso. Se muore il corpo, difatti, il potere torna al frutto.

Ora, ogni potere ha delle debolezze innate: la gomma si può tagliare, un animale si può infilzare, una molla si può spezzare, e così via. I Rogia invece, se non fosse per l’haki, non avrebbero punti deboli (a parte l’agalmatolite che è il comune denominatore di tutte le tipologie).

Siamo ormai fin troppo abituati a vedere usare l’haki, in particolare la tonalità Busoshoku, grazie alla quale è possibile colpire la vera natura di un fruttato, cioè il suo vero corpo. Ma come è possibile una cosa del genere? Come mai il corpo, in quella precisa parte colpita, è come se perdesse il proprio potere?

Partendo dal presupposto che è principalmente una questione di volontà, perfettamente quantificabile (quella più forte vince su quella più debole) e modellabile come se fosse qualcosa di materiale (ci si riveste una parte del corpo o un oggetto), non è detto che non possa esserci anche un fondamento scientifico dietro, come accade per molta roba del manga, e non per forza da leggersi come “scienza ufficiale” ma come “scienza di onepiece”, esattamente come ci spiegherà più avanti il caro Vegapunk circa i frutti del diavolo.
La questione si potrebbe spiegare nel seguente modo.

Immaginate che il potere sia energia pura e senziente, cioè sensibile a degli stimoli esterni, esattamente come un’entità. L’abbiamo appena spiegato: il potere reagisce in presenza di un pericolo, a meno che non si utilizzi l’haki. In questo caso infatti è come se il potere non avvertisse alcun pericolo, e il corpo rimane tale.

Come fa il potere ad avvertire un pericolo?

Tutta la materia in natura si trova ad una temperatura superiore allo zero assoluto. Se potessimo ingrandire qualcosa di solido vedremmo che è costituito da atomi tutti belli sistemati secondo precise geometrie spaziali, ma facendo attenzione vedremmo questi atomi “vibrare” intorno alla loro posizione di equilibrio. La vibrazione degli atomi è ciò che determina macroscopicamente la temperatura del corpo. Maggiore è la vibrazione, più il corpo risulta caldo al tatto. Il calore, anche quello che il nostro corpo avverte come “freddo” si può “vedere” attraverso una particolare strumentazione a infrarossi, perchè è in questa zona dello spettro di radiazione che un corpo caldo emette.
Immaginate dunque che il potere di un frutto sia capace di avvertire la radiazione termica di un corpo. Tutti i corpi emettono.

Allora se un corpo venisse letteralmente rivestito di un qualcosa che impedisse alla radiazione di propagarsi, che la assorbisse completamente, non potrebbe essere “visto”.
Nella realtà, un corpo con queste proprietà viene chiamato corpo nero. Ma non è tutto. In astrofisica la materia oscura (o antimateria) è “invisibile” proprio perchè non irradia.

Sarà dunque solo un espediente grafico il fatto di colorare di nero le parti rivestite di Ambizione in tonalità degli Armamenti? 🙂

Non sempre questo avviene, è vero, come nel caso delle armi affilate (basti pensare al bastone di Vergo per avere la controprova), ma forse è solo questione di focalizzare l’obiettivo da “rivestire d’Ambizione”. Cioè, se io ho in dotazione una spada a filo singolo, non vado a rivestire d’Ambizione la parte smussata ma il lato affilato, perchè è con questo e solo attraverso questo che posso tagliare, o meglio, a prescindere dall’Ambizione, lo spadaccino preferirà sicuramente tagliare dal lato affilato, non fosse altro per ovvia convenienza. Allora, in virtù di una economia di risorse (un conto infatti è hakizzare 1 metro quadrato di superficie, un altro è farlo con 1 centimetro quadrato) allo spadaccino “intelligente” converrà rivestire d’Ambizione solo il filo della spada, perchè sarà quello il protagonista. Ne discende che graficamente non vediamo nulla, perchè il “nero” dell’Ambizione si confonde con il profilo del disegno della lama.

Se ho un bastone, invece, devo rivestirlo completamente, perchè posso colpire da qualsiasi angolazione, proprio come fa Vergo.

Bene, direi di aver concluso.

Dalla regia è tutto. A voi a la linea.

Ray

7 thoughts on “Meccaniche di interazione Corpo-Frutto e Ambizione-Frutto

  1. Ciao amato Ray, sono qui perchè non mi va di creare problemi sulla pagina Hyena, e cercherò con parole cordiali di farti capire gli errori di percorso della teoria.

    Il cuore:
    estrarre il cuore e renderlo solido è un espediente, oppure un effetto legato al potere di law, che come vedi lo rende quadrato.
    Che il cuore sia un punto debole mi sembra ovvio, è quello di ogni persona 😀

    per il discorso di buffalo-dofla qui ti dovrei ricordare come funziona l'ibernazione, che congela anche il cuore e ferma il battito.
    Tra l'altro se avessi seguito qualche serie sulla medicina, potresti sapere che certi interventi spesso vengono fatti abbassando la temperatura del corpo rallentando il cuore, in modo tale da poter operare. Se il cuore si fosse fermato il fenicottero si sarebbe ibernato, fine 😀
    Per lo spostamento di pensieri e cazzate varie da tashigi e smoker, io preferirei che non li menzionassi 😀
    Sono espedienti usati mille volte, sia in spiderman il 600 che in altri film/fumetti, si scambiano le menti e guarda tu i pensieri vanno a finire nell'altro cervello.
    cosa pressocchè impossibile, però facciamo finta che sia possibile perchè è divertente da pensare, no? 😉

    L'anima:
    il frutto di brook non si può paragonare a nessun altro, poichè esso si attiva dopo la morte, mentre per tutti gli altri avviene subito.
    Anche se viene ribadito anche da Jabura che si parla di anima quando un frutto viene mangiato.
    Ci deve essere una specie di anima che entra nel corpo appena viene dato il primo morso, e se venissero mangiati 2 contemporaneamente si esplode perchè entrano in conflitto, e secondo me ci può stare, perchè si collega al concetto di reincarnazione del frutto.
    Oltre che si collegherebbe bene ai poteri delle bizzarre avventure di Jojo che inizialmente venivano definiti come demoni, e poi classificati come stand.

    Non ho capito a che serve spiegare la parte di rocinante, che è lampante che quando muore è ovvio che il potere si annulla, stessa cosa avviene quando si perde conoscenza e controllo del frutto, vedi sugar.

  2. parte 2
    Orso B.
    su orso non so se possa essere valido come potere, perchè il cyborg è un corpo umano riadattato in certi punti a robot, quindi una parte umana rimane sempre, basti pensare a C18 XDDDD
    credo cmq che il concetto di debolezza dall'acqua rimanga sempre, poichè il contenitore del frutto (il corpo) viene immerso nel liquido 😀

    Volontà/parassita

    il potere di Rufy è diverso da certi poteri, nel senso che il frutto gom gom ha reso permanentemente il suo corpo di gomma, che lo voglia o no.
    La differenza con altri frutti è l'attivazione, che nel capitano non c'è.
    Sull'evento di ener non saprei dare una spiegazione, ma la troverei nell'espediente narrativo, di non farlo sconfiggere subito ma di farlo dopo.
    e di creare una paura momentanea sulla sua invincibilità, e ti chiedo in risposta, perchè tale potere non si attiva dopo la botta che rufy gli da con il golden rifle?
    perchè era quello il momento giusto per batterlo 😉
    Quindi non lo fa riprendere subito, ma solo dopo alcuni giorni durante i festeggiamenti 😀

    Haki/materiaoscura e cose strane:

    Quando hai iniziato a parlare di materia effettivamente mi stavo chiedendo dove volessi andare a parare…
    e fai un giro di paroloni assurdi (non per me) che potrebbero stupire gente non competente di scienze, ma che non hanno senso in un MANGA.

    il parlare di vibrazioni, emissione di un corpo nero (che è alla base della meccanica quantistica) con haki e con frutti non c'entrano una emerita mazza.
    se vogliamo fare i pignoli un corpo nero irradia e diventa "colorato" nel momento in cui si riscalda emettendo radiazioni perchè gli elettroni passando da uno stato eccitato ritornano a quello fondamentale….ma sono cazzate.

    Riprendo, l'antimateria come la vuoi definire tu sarebbe l'haki…che permetterebbe di colpire i fruttati.

    Cancelliamo tutto questo e riscriviamo come si deve:

    I poteri dei frutti sono dei poteri bizzarri e vari, che sono legati ad un fenomeno sovrannaturale dato dai frutti.
    L'ambizione è un potere legato all'aura, un concetto che è profondo nella cultura asiatica, e proprio per questo motivo che permette di colpire il fruttato, perchè andrebbe ad interagire con l'altra aura.
    -Se pensi anche in dragonball Goku usava dei colpi di aura come se fossero dei colpi di vento, l'aura che diventa materia, esula dalle conoscenze ma mica ci abbiamo teorizzato sopra 😉
    -goku e gli altri erano in grado di percepire la forza e la posizione di un avversario percependo l'aura, stessa cosa per l'ambizione.
    Infatti goku quando arriva al palazzo di dio, gli dicono che può combattere anche con gli occhi chiusi, cosa che vediamo anche in OP.

    secondo me dovremmo pensare di meno a dare delle spiegazioni troppo teoriche, perchè il nostro mangaka non le fa.

    leggiti qualche manga sull'editoria come Bakuman o Mangabomber, che ti danno una chiara visione su come funzioni una storia e su come un mangaka interagisce con il proprio fumetto 😀

    c'è addirittura una parte dove è tipico dei mangaka, rileggere il manga per trovare qualcosa che in realtà non sembra collegato, ma che introducendolo successivamente sembra dargli un collegamento.
    Ad esempio l'ambizione, ad esempio le bugie di usopp, il concetto di smile (che a sabaody non c'era), o addirittura la storia di law e dofla.
    Le supernove sono state create in fretta e furia, a seguito di un suggerimento dell'editor di oda, che gli chiedeva di creare qualcosa che fosse più d'impatto, allora il maestro riscrive il capitolo introducendo nuovi personaggi.
    Questo ha creato un cambiamento, ma se ci pensi non tutto è deciso da diversi anni, alcune volte le idee vengono di volta in volta 😀

    spero che questo discorso ti sia d'aiuto.

    un saluto

  3. Ti ringrazio per il commento.
    Con altrettanta cordialità proverò a farti capire cosa c'è che non va nel tuo commento.

    1) Che sia chiaro una volta e per sempre: la scienza reale NON ESISTE in OnePiece. Non ha senso che tu mi venga continuamente a dire che certi termini non hanno senso in manga. Manga non vuol dire merda. Oda ha creato un mondo COMPLETO, cioè un mondo dove esiste anche un settore scientifico, esiste l'ingegneria, esiste la medicina, esiste gente che fa ricerche, esistono laboratori, tecnologie sconosciute, laser, robot, e così via. Esiste una scienza che è la SCIENZA DI ONEPIECE, cioè una scienza che si rifà a quella reale ma ne stravolge molte leggi per modellarsi ad un contesto fantasy. Questo significa che l'autore può concedersi il lusso di fare millemila riferimenti, materia oscura compresa, senza la necessità di spiegare cosa sia o attenersi alle leggi che ne governano l'esistenza nell'universo, perchè a lui non frega niente. Lui prende solo ciò che gli serve per creare il suo mondo. E ti dirò di più… anche quando ti presenta un nuovo concetto o un nuovo personaggio, non è detto che non sia frutto di più riferimenti, mescolati insieme per creare qualcosa di assolutamente originale. Tu che hai revisionato il saggio del Buta dovresti saperlo meglio di me, c'è un discreto elenco di personaggi che rispecchiano questo parametro. Prendi Kuma, ad esempio. Nasce dai contributi di Bartolomew Robert, Ninomiya Sontoku e l'orso di Momotaro. Probabilmente col tempo scopriremo anche perchè è definito il "tiranno", e mi aspetto che anche in questo ci sia un altro riferimento storico a qualche personaggio realmente esistito. Prendi l'haki: nasce come mix di forza di volontà ed energia psichica che subisce un vero e proprio processo di somatizzazione. Probabilmente fa pure riferimento all'aura di Dragonball come dici tu.
    Prendi i frutti del diavolo. Finora ha dato due versioni nella sua opera: una spirituale che coinvolge l'anima, e una scientifica non ancora nota. Di sicuro il meccanismo che li regola lega entrambi gli spetti, per cui la gente ignorante la mistifica, quelli come Vegapunk la studiano, ne scoprono i segreti e la riproducono.Non c'è nulla di complicato 🙂

    Il tuo errore più grosso, dopo quello di travisare o non capire cosa scrivo, è quello di escludere a priori che Oda possa rifarsi alla scienza, con la complicità di altri contributi, letterari, mitologici, etc..

    2) Ibernazione. Anche qui non capisco ahimè cosa mi critichi.
    Il senso di quello che dice Buffalo è il seguente (per me) : meno male che il suo cuore non è stato congelato, altrimenti si fermava, il corpo moriva (come è stato per Saul) e il potere sarebbe trasmigrato altrove. Tutto ciò risulta molto chiaro a valle di una lettura attenta dell'articolo. Il fine, lo specifico a scanso di equivoci, era dimostrare che il potere non ha alcun legame diretto con il cuore, ma con il corpo, essendo questo direttamente dipendente dal cuore stesso.

    3) Tashigi e Smoker.
    Non è uno spostamento di cazzate varie, ma di personalità. Anche qui, con l'aiuto delle meccaniche di funzionamento fra ombra e corpo visti a Thriller Bark, ho dimostrato senza se e senza ma che il potere del frutto non si lega alla personalità o all'anima, ma al corpo del possessore.

    —> continua

  4. —>

    4) Il frutto di Brook.
    Come già detto, il frutto di brook è l'eccezione che conferma la regola. Per sua natura non trasmigra quando il corpo muore, ma rimane fino alla "seconda morte". Non mi interessa cosa ci sia o meno, perchè lo scopo dell'articolo non è dimostrare di cosa è fatto il potere di un frutto, ma a cosa si lega.

    5) La parte di Rocinante, mi stupisce che tu non l'abbia capito, serve a dimostrare un altro dettaglio della teoria: il potere si lega al corpo, ma non trasmigra nell'esatto momento in cui il corpo "smette di muoversi", bensì quando viene il raggiunto il punto di non ritorno. Cosa che è facilmente intuibile anche durante la morte di Barbabianca.

    6) Kuma non è nato come Cyborg, lo è diventato, come Franky. Dato che il potere si lega alle cellule basta anche un lembo di pelle viva per fare rimanere il potere dove sta. Ma se si immerge in acqua, la penalità la subisce solo quel lembo di pelle, che è intrisa del potere del frutto. Il resto del corpo essendo di puro metallo e ingranaggi, dunque assolutamente vuoto e inerte, non risente degli effetti dell'acqua.

    7) Il potere di Rufy è uguale a tutti gli altri paramisha. Non esistono frutti "diversi". Semmai esistono personaggi con il frutto "ideale" per loro e per la loro caratterizzazione, una casualità ben voluta dall'autore.
    Il potere non si attiva dopo la botta di Rufy perchè non gli si ferma il cuore. Semplicemente sviene, perde i sensi, come Sugar.

    Infine ti ringrazio per i suggerimenti, e accetta di buon grado il mio, ti risparmierai commentoni lunghissimi come questo: leggi con calma e senza fretta di smontare, in primis perchè non c'è nulla da smontare, in secundis perchè non ci fai una bella figura 🙂

    A buon rendere.

    Ciao.

  5. il problema è che tu tenti di spiegare roba di OP, forzatamente usando la nostra scienza.
    casomai puoi dire che a volte piace citare roba reale… ma finisci lì il discorso, non devi approfondire la nostra scienza per trovare per forza un collegamento.

    Tu cerchi forzatamente dei collegamenti tra anima/personalità/corpo/cuore
    Quando invece dovresti pensare che è tutto semplice, ma molto semplice.
    Quando un uomo mangia un frutto il suo corpo ottiene un potere FINE.

    Ogni frutto funziona a se, poi oda in base a quel frutto, cerca di inventarsi delle tecniche o trucchetti che possano essere a suo vantaggio.
    Tutta thriller bark è stata inventata sulla base dell ombra ombra di Moria, che permetteva di dare vita alle cose, quindi perchè non creare qualcosa che permetta di ottenere degli zombie?

    Mi sembra abbastanza ovvio che il potere si leghi al corpo, non ci sono MAI stati dubbi a riguardo.
    L'ombra permette di dare personalità, in modo da rendere simpatica l'idea che lo zombie abbia caratteristiche simili al corpo originale, stessa cosa vale anche per la Mario, che mantiene parte dei ricordi (Ryuma), devi vederla molto tranquillamente come una scelta per far divertire il lettore.
    La questione di scambiare i cuori era tutta una scusa per cambiare di posto i personaggi ed inserirli in un altro corpo. Espediente usato centinaia di volte, però oda invece di usare il cervello ha voluto usare il cuore perchè gli sembrava più adatto ad uno come law.

  6. La parte di rocinante mi è chiara.
    Ricordiamoci, quando un fruttato muore il frutto riapparirà da qualche parte.
    Non sappiamo con certezza le dinamiche e i tempi in cui avviene questo fatto, quindi per ora non sarebbe giusto alzare ipotesi, ma fai conto che nel caso di barbabianca sembra esser ancora presente il potere poco dopo la morte (20-30 sec dopo).
    Ma tutto questo fortunatamente ci verrà chiarito quando incontreremo Vegapunk.

    La parte di kuma:
    secondo me la vedi troppo strana la vicenda. Solo quel lembo di pelle è soggetto… NO.
    assolutamente NO, ti ricordo che il corpo è soggetto al problema del mare, ma il corpo non è altro che il contenitore dell'"anima del diavolo"… quindi fintanto che il corpo viene immerso, subirà i problemi del mare.
    Stessa cosa accadrà al braccio di Kidd, alle armi fruttate e così via.

    I paramisha sono SUPERPOTERI, ma tra questi ci sono diverse categorie.
    Rufy ottiene un corpo di gomma, perennemente, se dorme, se sviene, se è sott'acqua il suo corpo rimane di gomma.
    Per altri poteri quali il lama lama, l'ope ope, gura gura e così via, c'è un attivazione di mezzo, cioè il fruttato deve comandare per ottenere una modifica del suo corpo o il generare una abilità, chiaro?

    su ener effettivamente hai ragione, sviene.

  7. Io non ho mai approfondito la nostra scienza 🙂 ..quello lo faccio già all'università.

    Inoltre, visto che non ti è ancora chiaro, l'articolo non cerca di trovare un collegamento fra anima, corpo, cuore e personalità. L'articolo smonta tutte quelle teorie che vogliono la sede del potere del frutto nell'anima, nel cuore o nella personalità. Teorie la cui esistenza fa capire che in realtà esistono FORTI dubbi al riguardo.

    Ho dimostrato che il potere di un frutto si lega alle cellule del corpo… tu lo sapevi e mi fa piacere per te. Un sacco di altre persone no, quindi abbi rispetto di chi ha voglia di conoscere 🙂

    Ti spiego meglio la questione di Kuma: il potere del frutto rimane legato alle cellule del corpo finchè queste non muoiono, cioè se il cuore rimane fermo per troppo tempo. Durante questo lasso di tempo l'anima abbandona il corpo, ma può ancora ritornarci se il cuore ritorna a battere (tranne che nel caso eccezionale di brook dove è il frutto stesso che comanda all'anima di tornare). Lasciando perdere il perchè sia successo, ne è l'esempio Enel. Questo è quello che sappiamo. La deduzione più semplice è che se eviti che una parte di quel corpo muoia definitivamente eviti anche di perdere il potere del frutto. Kuma ha ancora le sue mani, dove per il frutto sono cresciuti dei cuscinetti, attraverso i quali può usare il potere. Secondo te perchè Vegapunk non lo ha dotato di mani robotiche tipo quelle di Kid o Zephyr, o dei Pacifista? Le mani sono forse l'unica parte del vecchio corpo di Kuma che non ha potuto eliminare perchè altrimenti avrebbe perso la possibilità di usare il Pad Pad.
    Non devi confondere questo con l'assimilazione del frutto da parte di un oggetto. In primis perchè il Pad Pad è un paramisha e non ci sono prove che un oggetto possa assimilare un paramisha. In secundis perchè è molto complesso far assimilare un frutto a parti meccaniche, molto più della soluzione che ti ho appena spiegato.

    Spero sia chiaro.

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