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Il segreto di Marshall D Teach | OnePieceLab

Il segreto di Marshall D Teach

Il segreto di Marshall D Teach: cosa nasconde Barbanera?

Come visto nel precedente approfondimento (che trovate qui) il potere di un frutto si lega alle cellule del corpo. In particolare si dovrebbe stabilire una relazione particolare con il DNA, e quindi con i geni.

Il DNA è stato a lungo studiato dal dott. Vegapunk, come confermano i documenti rinvenuti da Franky nel suo laboratorio sull’isola di Karakuri, e come conferma anche la doppia elica a modellino gigante nel suo studio a Punk Hazard. Attraverso gli studi sulle cellule ha potuto capire infatti come far assimilare un frutto dotato di dna animale (uomo compreso), ossia uno Zoan, ad un oggetto inanimato.

Supponiamo per assurdo che questo ragionamento sia vero, perchè ovviamente è solo una mia ipotesi (per quanto fondata su contenuti del manga). Allora cosa succederebbe se un essere vivente mangiasse due frutti?

In poche parole due “entità energetiche” andrebbero ad agire sulla stessa catena di DNA, creando alterazioni genetiche tali da rischiare di provocare l’auto-distruzione delle cellule.

L’unico modo per accogliere due poteri è avere due differenti tipologie di DNA. Possibile? Ma certo! Nel mondo reale questo “fenomeno” rarissimo viene chiamato chimerismo.

In poche parole, il chimerismo può svilupparsi nelle persone in alcuni casi di carattere naturale o artificiale. I primi riguardano i processi che si svolgono con l’embrione durante la gravidanza:

  1. due ovuli fertilizzati possono unirsi, diventando uno solo;
  2. due gemelli eterozigoti a causa della coalescenza dei vasi sanguigni trasmettono l’uno all’altro le proprie cellule (chimerismo gemellare);
  3. le cellule del feto penetrano il sistema sanguigno materno e vi si ambientano (microchimerismo materno).

Per quanto riguarda il chimerismo artificiale, abbiamo a che fare con la trapiantologia. Nel caso di trapianto a volte è di vitale importanza che l’organismo diventi una specie di chimera e non inizi a rigettare un nuovo organo. C’è stato un caso molto curioso, quando a un uomo, malato di HIV e di linfoma, è stato trapiantato midollo osseo per togliergli una delle sue malattie, e inaspettatamente sono state curate con successo anche queste due. Il suo donatore infatti è risultato portatore di un gene che provvede alla resistenza a queste malattie, e l’ha trasportato al ricevente insieme con il midollo osseo.

Il chimerismo è l’indirizzo della medicina che deve essere sviluppato da ogni lato perché il suo potenziale è semplicemente inesauribile.

Così ad oggi viene definito questo fenomeno genetico. Si stima che, dalla sua scoperta, avvenuta non molti anni fa, siano stati identificati solo una cinquantina di casi in tutto il mondo.

Ecco dunque una possibile spiegazione per il segreto di Marshall D Teach. Come ha fatto a reggere due frutti? Semplice. Per sua costituzione, come diceva Marco a Marineford, possiede più di un codice genetico, dunque può supportare più di una mutazione, senza che ciò arrechi danno al suo organismo. Ma non è tutto. Stando alle parole di Ace, sulla cui veridicità è giusto avere più di un dubbio, Teach vivrebbe una doppia vita umana. A parte l’apparente no-sense dell’espressione, potrebbe esserci un vago e fondato riferimento al fatto che probabilmente durante la gravidanza della madre abbia “fagocitato” un altro ovulo fecondato. Esiste infatti un precedente eclatante, che ha fatto molto parlare di se e che ha fatto puntare i riflettori su questo strano fenomeno: il caso dell’americana Lydia Fairchild. Questa signora, infatti, dopo aver divorziato dal marito ha deciso di chiedere gli alimenti, ma dopo la prova del DNA è risultata non essere la madre dei suoi tre figli!! Stava per essere condannata per truffa quando, grazie al suo avvocato che ha presentato ai giudici uno studio inglese sul chimerismo, ancora sconosciuto, si è deciso di approfondire la vicenda con ulteriori esami che hanno portato alla conclusione che la signora Fairchild aveva fagocitato la sorella gemella nel grembo materno. La notizia ha fatto il giro del mondo e chissà che Oda non abbia preso spunto proprio da ciò.

Spero di non avervi annoiati 🙂

Fateci sapere qui sotto la vostra opinione.

A presto,

Ray

10 thoughts on “Il segreto di Marshall D Teach

  1. Ciao Ray!
    Siccome questa teoria riguarda i miei studi mi piacerebbe condividere il mio pensiero al riguardo. Come viene detto all’inizio dell’articolo il ragionamento ha senso per i frutti Zoan quindi credo che far convergere tutte le osservazioni su Marshall D. Teach non abbia un buon fondamento scientifico.

    Per quanto riguarda i frutti Zoan è possibile che questi contengano le informazioni genetiche di un determinato animale, naturalmente i geni relativi all’animali non sono espressi quando si trovano nel frutto (sono cioè “DNA junk”). Ma per quanto riguarda i rogia, come il Dark Dark, le informazioni genetiche non centrano nulla… Non esistono geni per l’oscurità, non esistono geni per il fuoco, per il ghiaccio o per l’invisibilità (estendendo quindi il ragionamento anche ai Paramisha).

    Se la teoria genica dei frutti avesse un fondamento allora non ci si spiegherebbe come faccia Chopper a modificare le potenzialità del suo frutto ingoiando le Rumble Ball. Certo sarebbe interessante sapere la composizione di queste caramelle ai fini di questa discussione. Potrebbe esserci una miscela di sostanze in grado di alterare l’espressione genica ma mi sembra comunque azzardata come ipotesi (come avrebbe potuto studiare/testare gli effetti genetici di una determinata composizione prima di assumerla e senza rischi per il suo corpo?). Inoltre il kung-fu point (che da quel che sappiamo non ha mai avuto bisogno di Rumble Ball) altera anche il comportamento di Chopper. Quindi potrebbe anche esserci qualcosa che agisca al livello encefalico (e quindi capace di superare la barriera ematoencefalica, ma questo è un dettaglio che si può trascurare dato che non si tratta di un saggio scientifico ma di un’opera di fantasia)

    Inoltre non credo che avere un secondo DNA escluda il primo dall’essere soggetto ad una seconda mutazione. Questa affermazione potrebbe comunque essere un punto a favore della tua teoria se si pensa che a Marineford, dopo che Teach è stato coperto da un velo nero insieme al defunto Newgate, Shiliew dice qualcosa del tipo “se non dovesse funzionare le nostre strade si separano qui”. Quindi potrebbe esserci il fattore casistico. Le parole di Shiliew possono essere intese come “se la seconda mutazione coinvolge il DNA già modificato dal Dark Dark, Teach muore e quindi ognuno se ne va per la propria strada. Se invece la mutazione colpisce l’ipotetico secondo DNA si continua tutti insieme con un capitano uberforte”.

    Spero che questo commento possa essere preso per ciò che è, una critica non finalizzata a smontare la tesi ma a promuovere un dialogo sereno e (si spera) che possa portare ad ipotesi più accreditabili.

    Ci si legge 
    Flax

  2. Caro Flax.
    Sai che ho grande stima di te, e poi basta leggere i tuoi commenti per capire che non c'è alcuna faziosità o malizia 🙂

    Ti rispondo con il piglio di chi non è competente in materia. Essendo il tuo settore e non il mio, non posso contraddire nè argomentare le mie tesi meglio di quanto potresti fare tu.
    Però è anche vero che con Oda non si va mai troppo per il complicato quando si tratta di roba scientifica. Possibilmente ti cita il buco nero, il cannone laser, la particella sconosciuta, ma non si addentra mai nella spiegazione, perchè la fisica o la biologia di onepiece si distaccano in modo piuttosto sensibile dai corrispettivi reali.

    Veniamo al dunque. Tieni presente che per me il potere di un frutto è energia. Lo dicevo in una passata teoria. Una forma di energia che solo Oda conosce, perchè per quanto mi risulta non esiste riferimento verosimile in natura. Tuttavia dico che è energia perchè si comporta come tale (la incrementi con una rumble ball, la azzeri con l'agalmatolite), e può essere tranquillamente scambiata per un'entità sovrannaturale, un demone, etc (che in fin dei conti son proprio entità energetiche). Negli Zoan questa energia è accompagnata da un certo bagaglio genetico specifico. Dunque i Rogia non agiscono sul DNA perchè a loro volta hanno un DNA, ma agiscono su di esso come farebbe una radiazione alfa, beta o gamma, perchè nelle mie congetture c'è questa idea di potere.
    Un fruttato Zoan, ad esempio, si troverebbe ad avere o due tipologie di DNA (scusa il semplicismo) oppure una "ibrida". Questo lo chiarirà Oda. La chiave di volta secondo me sta nel modo in cui gli oggetti prendono vita.

    Per quanto riguarda l'influenza a livello encefalico, secondo me il problema è da ricercare sempre nelle "onde". Ci sono studi sull'effetto terapeutico dei colori, o della musica… sono onde (luminose o acustiche) che influenzano il carattere o le emozioni di una persona. Ricordo di aver sentito che in una delle prime versioni del Pokemon per gameboy c'era una musichetta che provocava istinti aggressivi nei bambini, tant'è che poi è stata eliminata. Non saprei dire che tipo di interazione possono avere questo tipo di fenomeni sul nostro cervello, ma è provato che c'è.
    Chopper, se non ricordo male, diceva che uno zoan come quello di Lucci spinge il possessore ad essere già di per se più aggressivo, rispetto ad uno zoan che ti trasforma, che so, in un maiale. Probabilmente la personalità dell'animale si mescola con quella del possessore. Non ho idea se questo possa ricollegarsi a qualche strano assemblamento genetico. Di certo se fosse solo DNA, come dici tu, non si potrebbe agire come fa Chopper. Ecco perchè penso che si tratti di una qualche forma di energia.

    Per quanto riguarda ciò che ho ipotizzato su Teach, non essendo il mio settore, mi rimetto a quello che tu mi dici. Non ho idea di quanto reale e fattibile possa essere questo fenomeno in funzione di una doppia mutazione genetica. Concordo con la tua supposizione circa i dubbi di Shiliew, potrebbe starci tutta. Mi conforta semplicemente il fatto che in un manga non si devono per forza rispettare le nostre leggi naturali, per cui rimango fiducioso 🙂

    Spero di aver chiaro eventuali dubbi sulla mia concezione. Se ti interessa approfondire non crearti problemi a scrivere di seguito.

    A presto! E grazie per l'intervento didattico e puntuale.

  3. Vorrei far notare che non abbiamo la certezza assoluta che Teach abbia mangiato il Gura-Gura. Lui entra sotto il telo nero, succede un qualcosa, e poi Teach esce fuori mostrando il suo nuovo potere insieme al vecchio. Con alcuni amici ne abbiamo discusso, ma la domanda che non ha trovato risposta é la seguente: Teach ha mangiato il Gura-Gura di Newgate oppure ha assorbito il potere del frutto?

  4. Non posso che cominciare con ricambiare la stima 🙂

    Indubbiamente qualcosa capace di alterare lo stato naturale delle “cose” necessariamente utilizza energia. Io penso (e spero) che Oda voglia dare una spiegazione al funzionamento dei frutti sulla base di fenomeni reali comuni, noti anche ai lettori non qualificati per comprendere le dinamiche biologiche troppo complicate. E sarà sulla base di nozioni basilari che costruirà la sua scienza, la scienza di ONE PIECE. Esattamente come ha fatto con la meteorologia: aria calda e aria fredda creano vapore a contatto, ma di certo non è realistico pensare di emettere bolle di aria calda o fredda soffiando dentro un bastone (senza Dial, nella prima versione del Clima Tact).

    Ammettendo l’interferenza energetica sulla modulazione del potere di un frutto c’è un quesito a cui Oda non può sottrarsi secondo me, ovvero il modo con cui si può regolare il proprio potere derivato da un frutto. Per quanto riguarda gli zoan per esempio si è visto che la trasformazione dipende dalla volontà del possessore: Chopper usa il Jump point quando ha bisogno di saltare, quindi decide lui quando utilizzare quella forma. E questo può essere spiegato o attraverso un’interferenza cerebrale oppure attraverso l’esistenza di un’entità astratta all’interno di chi mangia il frutto (un demone).

    Seguire solo la strada della scientificità potrebbe portare ad un vicolo cieco in un’opera fantascientifica, quindi vale la pena prendere in considerazione l’aspetto spirituale (le mie sono sempre e solo delle ipotesi stravaganti finalizzate ad aprire più canali di discussione, non ho certamente fiducia in ciò che ipotizzo). A tal proposito mi viene da tirare in causa Cavendish ed il suo alter-ego, Hakuba. L’introduzione di questo personaggio potrebbe essere anticipatorio di ciò che verrà ripreso da qui a pochi anni di pubblicazioni, il funzionamento dei frutti appunto.

    Facendo passare l’idea, attraverso Cavendish, che in ONE PIECE possono esistere doppie personalità in un individuo, probabilmente il pubblico reagirà in maniera più moderata quando verrà a sapere che i frutti creano una seconda spiritualità (il demone). Questa scelta non avrebbe quasi nulla di scientifico ma avrebbe forse più una interpretazione spirituale, come l’haki. Sarebbe interessante se in un futuro molto prossimo Oda adottasse come power up la scissione volontaria delle due personalità di un possessore: quella naturale e quella acquisita dal frutto. La scelta stilistica su come rappresentare questo power-up spetta d Oda, qualora sia nella sua mente qualcosa di così malsano.

    P.S. la “sindrome di Lavandonia” a cui hai accennato credo sia solo una leggenda ma il ragionamento è comunque plausibile. Stimolando artificialmente l’area corticale uditiva si ha la percezione di un suono, anche se la stimolazione è di natura elettrica. Sulla base di questo ragionamento potrebbe essere che stimolando l’area decisionale del cervello (abenula laterale) si possa indurre un individuo a prendere determinate decisioni, ma sinceramente non ne so nulla al riguardo.

    Flax

  5. Ti riporto il capitolo 441, forse può aiutarti a trovare una risposta.

    http://www.mangaeden.com/it-manga/one-piece/441/1/

    Da quello che io evinco leggendo i dialoghi, Teach può assorbire momentaneamente un potere. Non lascia intendere che sia una cosa "definitiva". Questo non vuol dire però che non possa farlo. Quindi io direi che può assorbire un potere, tuttavia credo anche che se non avesse quella "caratteristica fisica" non avrebbe potuto "fissarlo" da nessuna parte.

  6. Provo ad essere un attimino più specifico, ma tieni conto che sono solo illazioni più o meno fondate.

    Il potere di ogni frutto è in grado di violare contemporaneamente la legge di conservazione della massa e la legge di conservazione dell'energia. Lo vediamo in particolare con i Rogia. L'unica cosa sensata che ho notato è il legame con l'energia vitale del possessore (e come dici tu, con la sua volontà). Un soggetto forte e resistente ha sicuramente un alto valore di energia vitale, dunque può permettersi mosse potenti anche per lungo tempo (vedi gente come gli ammiragli della marina o gli imperatori).

    Nei capitoli recenti abbiamo visto che alcuni frutti, come l'Ope Ope e il Chiyu Chiyu, oltre ad appartenere alla stessa sottoclasse (paramisha con effetti medicamentosi), hanno anche la stessa penalità (fatto salvo per quella classica nei confronti dell'acqua), che è quella di attingere all'energia vitale del possessore. Law diceva che l'utilizzo del suo potere lo sfianca, mentre la sua "ultimate" richiede addirittura la sua vita. Per il Chiyu Chiyu a quanto pare vale più o meno la stessa cosa, infatti ogni intervento di "ricostruzione" può essere effettuato sacrificando anni della propria vita, un po' come succedeva con i trattamenti ormonali di Ivankov. Si tratta chiaramente di limitazioni studiate al fine di ridimensionare un potere altrimenti esagerato. Ma forse c'è dell'altro.

    Infine notiamo un'influenza sulla sfera psicologica-emotiva. Law da piccolo diceva di non essere psicologicamente pronto ad accogliere in se il potere di un frutto. Chopper citava gli stravolgimenti caratteriali, e sempre con chopper apprendiamo come e quanto il potere sia sensibile ad opportune stimolazioni esterne (vedi le rumble ball o la volontà stessa) che possono addirittura portare ad una perdita del controllo del proprio corpo.

    Allora la cosa più logica che mi viene da fare è collegare gli indizi appena citati. Cosa li accomuna tutti quanti?

    Le riposte possono essere due, ed entrambe valide (secondo me): la forza spirituale e l'energia del proprio corpo.

    La prima riguarda la sfera trascendentale e mistica. In oriente si crede che lo spirito possa essere temprato al pari di un'arma. Più forte è lo spirito, più forte sarà il corpo. Un concetto che è stato in parte traslitterato anche in occidente già al tempo dei romani con il famoso "mens sana in corpore sano". Lo spirito sottostà alla volontà, dunque avere una volontà forte ti garantisce benefici spirituali e materiali. Credo che su questo concetto di basi buona parte della concezione di Haki. Ma se vogliamo intendere il potere del frutto come un secondo spirito, si evince che la volontà deve essere maggiormente temprata per poter "addomesticare" il demone. Da qui si spiega facilmente come mai law era spaventato all'idea di ingerire un frutto del diavolo, come mai il potere può sfuggire al controllo se eccessivamente stimolato e tutto il resto, compreso anche il nome stesso "frutto del diavolo". Mi viene in mente il discorso che faceva Jabura a Blueno e Lucci.

    Ma proprio in questa occasione si scopre che in realtà l'intera concezione metafisica e spirituale del problema è stata sventrata dalla scienza. Vegapunk e compagni hanno scoperto come "funzionano" i frutti del diavolo. C'è una spiegazione scientifica dietro, e sebbene si parli di scienza di OnePiece, come ben dici, deve essere per forza qualcosa che chiunque possa capire con un minimo sforzo. Dunque non aspettiamoci che oda ci spieghi come viene modificato il DNA, tanto per dire, ma aspettiamoci piuttosto che dica che il potere va a creare delle mutazioni genetiche. In fondo è un clichè se vogliamo. La Marvel c'ha costruito un impero su questo argomento. E qui arriviamo alla seconda soluzione detta prima. Quella "scientifica".

    —-> continua

  7. —-> continua

    La seconda forma riguarda l'energia del corpo. Tutto quello che riusciamo a fare è retaggio di impulsi elettrochimici. La volontà si manifesta come impulso neurale che si propaga attraverso il sistema nervoso. Se voglio calciare un pallone, il cervello comanda alla gamba di eseguire quel determinato movimento. Allora se il potere fosse come una sorta di secondo cervello, da cui si dipartono impulsi energetici molto particolari, tali da creare mutazioni cellulari praticamente istantanee (roba da fantascienza di nicchia) si arriverebbe a spiegare tutti i problemi di prima. Un uso eccessivo invecchia le cellule (si riduce la vita), con dei farmaci specifici si alterano le funzioni nervose per cui si rischia di perdere il controllo (devi metterlo come un eccitante, tipo il caffè, il cui consumo eccessivo può portare nei soggetti predisposti attacchi di ansia o di panico incontrollati) , se imponi la tua volontà su quel "cervello" puoi comandargli quando scatenare la mutazione, etc…

    In definitiva, quello che cerco di dire e che ho sempre creduto, è che Oda ci lascia una duplice interpretazione. Volendo si può attingere alla sfera metafisica per colmare i vuoti che la scienza onepiciana, all'attuale stato dell'arte, non può colmare. Ma sono convinto che prima o poi una spiegazione scientifica ci verrà data, secondo le logiche fantastiche di Oda. Ma siccome lui stesso è consapevole di non poter andare troppo per il sottile mi aspetto che circumnavighi i problemi più complicati mistificandoli e uscendosene con "la scienza non è in grado di dare una spiegazione", come ha fatto con i fotoni Noroma, con l'albero Eve, etc…

    Ok, ora posso dirlo… Cazzo quanto ho scritto XDDD
    Se ce la fai a leggere tutto sei un grande. Comunque spero di essermi spiegato bene. Casomai chiedi che ti rispondo 🙂

    Ray

  8. Ps. quando parlo di secondo cervello non intendo riferirmi ad una massa di neuroni estranea, ma come spiegavo prima, ad una forma di energia che rimane latente da qualche parte nel corpo del possessore, ma comanda le cellule come fa il nostro cervello, con impulsi. La cosa diversa è la natura dell'impulso, il tipo di energia coinvolta, capace di modificare la conformazione cellulare in modo praticamente istantaneo (vedi i rogia). Come dicevo all'inizio, questa forma di energia non risponde alle leggi della fisica, perchè è funzione dell'energia del corpo. Se il corpo ha energia a sufficienza a produrre una massa lavica pari a quella prodotta dall'eruzione di 10 Krakatoa, il potere produce tanto, violando qualsiasi legge conosciuta. Però è il bello del fantasy 🙂

    Una cosa che deve fare riflettere è che tipi come Brook o Orso non hanno più rispettivamente un cervello e una coscienza. Brook è un mucchio di ossa animate quasi come un oggetto. Orso è un cyborg le cui decisioni vengono programmate su circuiti integrati. Eppure il frutto sta li. Se tocca qualcosa con le mani questo si attiva. Io deduco che se Vegapunk fosse riuscito a creare una connessione neurale artificiale con le cellule dei tessuti rimasti, e generare impulsi chimici tramite batterie e circuiti, è presto spiegato come funziona il potere del frutto su un corpo normale.
    In altre parole il potre potrebbe non distinguere fra un impulso neurale dato da un cervello umano e un impulso della stessa specie generato artificialmente. Se l'impulso è codificato, come un'onda elettromagnetica, l'informazione arriva alle cellule e il potere fa il resto.

    Ok, basta sul serio XD .. ho finito. Non vado oltre sennò rischio di non risultare più comprensibile.

    Ray

  9. Ricordavo benissimo la scena, ma mi sembra che nell'anime, parli di un "momentaneo annullamento del potere dei frutti del diavolo". Da qui nascevano i nostri dubbi. Concordo con te sulla "particolare caratteristica fisica" di Teach confermata anche da Marco la Fenice durante la saga di Marine Ford.

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