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X-Ray Character Analysis - Big Mom & Pudding | OnePieceLab

X-Ray Character Analysis – Big Mom & Pudding

Cari amici e lettori, ben ritrovati.

Quello che ho preparato per voi è un approfondimento a 360° su questi due personaggi, pensato per provare a colmare il vuoto lasciato dal capitolo settimanale. La mole di informazioni che ho potuto reperire su entrambi è notevole, per cui vi chiedo di avere la pazienza di arrivare fino alla fine, non per forza in un’unica soluzione (difatti troverete il testo suddiviso in due macro blocchi). Come potete ben capire, tanto Big Mom quanto Pudding rivestiranno un ruolo chiave all’interno della trama d’ora in poi, quindi ritengo sia utile inquadrarli per bene e rispolverare anche cose date ormai per assodate, perché, come vedremo, c’è molta più carne al fuoco di quel che sembra.

Le fonti di ispirazione.

In genere non è facile risalire con precisione ad informazioni di questo tipo. Come dico sempre, una delle caratteristiche più peculiari di Oda è la tendenza a prendere in prestito tratti specifici di personaggi e ambientazioni, sia reali che frutto della penna di altri autori, miscelandoli insieme per dare vita a personaggi e ambientazioni del tutto originali. Non è certo il primo a usare questo espediente, ma è forse uno dei pochi che ne ha fatto la sua arma principale. Basta fermarsi un attimo a riflettere per capire che non c’è una saga o un personaggio che non abbia riferimenti a qualcosa o a qualcuno. Se non altro permette a me, e a chi come me si interessa di ciò, di continuare a imparare cose che, altrimenti, sarebbe stato molto difficile scoprire.

Sia Big Mom che Pudding non fanno eccezione alla regola, anzi. In loro coesistono tratti e caratteristiche che rimandano ad almeno una decina di personaggi e di opere, sia reali che di fantasia. Di seguito alcune le accennerò soltanto, altre invece abbracciano entrambi i personaggi, offrendo anche spunti interessanti su altri fronti, e quindi le vedremo un po’ più nel dettaglio.

Charlotte LinLin.

portrait-of-ching-shihNel manga ci viene presentata come la donna pirata più forte del mondo, dato che è l’unico esponente femminile che ha raggiunto lo status di Imperatore. Come tale non poteva che essere ispirata a colei che passò alla storia con lo stesso epiteto, ossia: Ching Shih. Questa donna viene ricordata come la piratessa più potente al mondo per via del fatto che riuscì a riunire sotto lo stesso stendardo diverse flotte di pirati cantonesi fino ad allora in conflitto fra loro, raggiungendo lo spaventoso cumulativo di 60000 uomini. Il suo potenziale bellico era talmente elevato che la marina cinese non riuscì a sopraffarla nemmeno col supporto della marina inglese e di quella francese, tant’è che alla fine dovettero scendere a patti pur di fermare le sue scorribande. Nello specifico le venne concessa l’amnistia, fu concesso ai suoi uomini di tenere i bottini accumulati e venne riservato al suo figlio adottivo un ruolo di comando nella marina cinese. Tutto ciò potrebbe sembrare assurdo se Oda non ci avesse già abituato a cose simili con la Flotta dei Sette.
Ma non è tutto. Ching Shih imponeva il suo controllo con il pugno di ferro, ed in particolare aveva stabilito che la diserzione o l’abbandono della flotta venisse punito con il taglio delle orecchie. Una forma di mutilazione che ricorda molto il pegno imposto da Rinrin per coloro che abbandonano la sua ciurma.

Cake "Charlotte" with raspberries and cream, selective focus.

Per quanto riguarda invece il nome, o meglio il cognome, “Charlotte” sembra richiamare ad almeno due piratesse presumibilmente esistite (Charlotte de Berry e Charlotte Badger), nonché un noto dessert, spesso presentato in forma di torta nuziale (peculiare in proposito il fatto che Big Mom frema all’idea di mangiare la torna nuziale del matrimonio di Pudding), i cui colori ricordano molto quelli usati da Oda per l’imperatrice.

Per quanto riguarda invece l’aspetto di Big Mom, il suo potere e molte delle caratteristiche del suo mondo, abbiamo riferimenti ad Alice nel Paese delle Meraviglie, La Bella e la Bestia, Le Mille e una Notte e altri racconti via via più marginali. Tuttavia c’è un personaggio, appartenente al folklore asiatico, che forse presta a Big Mom molto più di chiunque altro. Ringrazio il collega Crocodile V. per avermi fornito lo spunto adatto con un suo articolo.

Sto parlando della strega Baba Yaga.
Di seguito faccio prima a citarvi direttamente stralci della fonte originaria, perché sono particolarmente eloquenti.

“Baba Yaga, la temibile strega dai denti di ferro, è una donna dal terribile appetito: in molte leggende chi arriva a casa sua finisce per pranzare con lei (o rubarle il cibo) e scoprire che il suo forno magico contiene ogni ben di Dio.”

“Ogni volta che compare, un vento selvaggio comincia a soffiare, gli alberi cominciano a scricchiolare e le foglie gemono. Stridendo e lamentandosi, una miriade di spiriti la accompagna spesso sul suo cammino.”

“Baba Yaga vive in una capanna in profondità nella foresta. La sua capanna sembra avere una sua personalità e può spostarsi su enormi zampe di pollo. Le finestre sembrano servire da occhi.”

“Quando un ospite entra nella sua capanna, Baba Yaga chiede se fugge la sventura o cerca l’avventura.”

Quest’ultima formula richiama molto quelle usate sia da Rinrin che dalle incarnazioni della sua anima, ovvero: “life or treat” e “trick or leave”.

Come è possibile constatare fin qui, sembra quindi esserci una corrispondenza abbastanza forte e fedele fra i due personaggi. Ora, tenendo a mente queste indiscutibili similitudini, vediamo cos’altro offre Baba Yaga e se in qualche modo tutto ciò potrebbe ripresentarsi con Big Mom.

 “Baba Yaga sembra non avere potere sui puri di cuore e su coloro che ‘sono benedetti ‘, ovvero protetti dal potere dell’amore, della virtù o dalla benedizione di una madre.”

Cominciamo con questo interessantissimo stralcio.
Abbiamo quattro elementi che sembrano sfuggire al controllo della strega: essere virtuosi, innamorati, benedetti da una madre o puri di cuore. In altre parole, il potere della strega è legato alla corruzione dell’anima, cosa che non può avvenire se l’anima del soggetto è in stato di grazia o gode di elementi che la rendono tale. Nel nostro caso, ossia nel mondo di One Piece, abbiamo una “strega” in grado di “corrompere” l’anima degli altri. Tuttavia essendo questo un potere che discende da un frutto del diavolo, risulta contrastabile mediante un adeguato uso dell’ambizione. A sua volta l’ambizione è strettamente correlata alla volontà e alla forza di spirito, ed è proprio vacillando come Moscato che se ne diventa vittima. In altre parole, per non cedere dinanzi allo spaventoso potere di Rinrin, basta essere in grado di reggere all’imposizione della sua volontà, cosa per cui contano molto le motivazioni proprie del personaggio. Nel caso di Sanji, che è particolarmente interessante, valori come la virtù, l’amore e il ricordo della madre sono abbastanza forti da poter costituire per lui la salvezza se mai si presentasse questa necessità.

Persino Luffy si potrebbe definire un “puro di cuore”, come vuole lo stereotipo del protagonista shonen alla DragonBall, cosa che lo caverebbe d’impiccio in modo abbastanza immediato, anche se da un punto di vista di mera e brutale potenza fisica non potrebbe mai reggere il confronto con Big Mom, specialmente dopo tutte le prove di forza che ha affrontato e sta affrontando. Diciamo che, se mai si arrivasse ad un tu per tu fra Big Mom e Luffy si porrebbero gli stessi dilemmi avuti a Skypiea. Contro Ener non avrebbe avuto scampo, se non fosse stato per le peculiari proprietà degli elementi che governano i due personaggi. Quindi, così come la gomma è il “nemico naturale” dell’elettricità, così come i D. sono i “nemici naturali” degli dei, allo stesso modo i puri di cuore e tutti i “benedetti” potrebbero costituire il “nemico naturale” di Big Mom.

Se ci aggiungiamo che Brook potrebbe essere immune allo stesso modo, che Nami è un po’ la nemesi di Zeus e Prometheus, che Sanji potrebbe in qualche modo curare il problema alimentare dell’imperatrice e che Chopper potrebbe porre fine in qualche modo alla sua fissa per la gigantificazione, i conti, forse, potrebbero cominciare a tornare. Essendo presente anche una forte correlazione con la saga di Thriller Bark, potremmo persino immaginare che un aiuto inaspettato arrivi proprio da quegli stessi pezzi di anima che BM preleva con cadenza semestrale. Ma di questo ne parliamo meglio fra un po’. Intanto andiamo avanti, perché questa strega dell’est è davvero piena di sorprese.

“Anche se principalmente è ritratta come una vecchia megera terrificante, Baba Yaga può anche interpretare il ruolo di un aiutante o di una donna saggia. La Madre Terra, come tutte le forze della natura, benchè spesso selvaggia e pericolosa, può anche essere gentile. Difatti anche nelle fiabe in cui Baba Yaga è una strega cattiva, essa premia chi ha il coraggio di ricercare la conoscenza.”

“Baba Yaga rappresenterebbe quindi la Megera, dea di saggezza e morte, la Madre Terra, regina delle forze naturali e del ciclo della vita.”

Ancora una volta è facile rivedere in questa descrizione alcuni tratti peculiari del personaggio di Rinrin: ha un aspetto terrificante e quando è preda delle proprie crisi di astinenza diventa selvaggia e pericolosa. Eppure sa anche essere ragionevole, cosa che ha dimostrato con Jinbe ad esempio, quando si presentò da lei con l’intenzione di abbandonare la sua flotta. Forse è solo una coincidenza che avesse con sé un Poneglyph, ossia un pezzo di quella fantomatica conoscenza circa la storia del mondo? Lo stesso potremmo dire di Caesar, che con la chimera della gigantificazione (conoscenza scientifica) è entrato nelle sue grazie, spillandole un finanziamento dietro l’altro. E che dire dei Vinsmoke? Così caldamente accolti a Whole Cake, in virtù di un’alleanza che prevede la condivisione delle tecnologie innovative del Germa (ancora una volta conoscenze di ordine scientifico).

Certamente parlare di Big Mom come di un essere “gentile” non sarebbe corretto, dato che dietro la sua apparente disponibilità si nasconde quasi sempre una spada di Damocle. Ma d’altronde abbiamo appena capito a che tipologia di pirata è stata ispirata.

Un aspetto altrettanto interessante è quello simbolico. Sia Baba Yaga che Big Mom possono essere ricollegate alla Grande Madre Terra, in quanto strettamente connesse al concetto di fertilità e quindi al ciclo della vita. Non di meno, entrambe hanno potere sulle forze della natura, o su parte di esse, giusto per rafforzare ulteriormente gli aspetti comuni.
Su questo argomento tuttavia si è già speso Benn, quindi se siete curiosi e volete approfondirlo, in fondo all’articolo trovate il link.

A me preme invece andare avanti e sciorinarvi l’ultimo elemento indiziario, che finalmente ci permette di parlare anche un po’ di Pudding. Secondo alcune fiabe del folklore russo, infatti, la strega Baba Yaga ebbe tre figlie con, rispettivamente, uno, due e tre occhi.

Charlotte Pudding

Ho potuto constatare che il fandom è tutt’ora diviso circa questo personaggio. Secondo alcuni Pudding sarebbe la tizia con tre occhi vista qualche tempo fa. Secondo altri potrebbe essere solo una sua consanguinea molto somigliante.

Gli elementi che mi portano a supportare la prima tesi, al di là di una certa evidenza, sono diversi. Vediamoli insieme:

  1. Anzitutto la presenza di Nitro, che è congiunturale all’univocità dell’pudding-erdbeeren-sossealimento che ogni figlio/a di Big Mom rappresenta. Pudding infatti, esattamente come l’omonimo budino, si porta appresso la gelatina decorativa. L’immagine in questo caso è estremamente esplicativa. Quindi, a meno che non esistano due Pudding, non potrebbe giustificarsi la presenza di Nitro in entrambi i casi.
  2. Il tema floreale è un altro elemento ricorrente, tanto nell’abbigliamento quanto nell’arredamento delle camere di Pudding. Nell’immagine in cui lei ha la fronte scoperta, la poltrona presenta una decorazione di questo tipo, che viene ripresa successivamente nella foto di presentazione a Sanji, ed ancora sulle mura della stanza vista nell’ultimo capitolo.
  3. I lineamenti, l’acconciatura. Si, insomma a guardarla è proprio lei, con l’unica differenza che adesso la vediamo con la fronte coperta; cosa che per altro mi piace molto, dato che anche Sanji tiene regolarmente un occhio coperto da un ciuffo di capelli. Altro elemento in comune oltre alla passione per la cucina, direi.

Appurato quindi che, con ottime probabilità, Pudding ha tre occhi, vediamo a cosa potrebbe ispirarsi, oltre al tipico dessert.

La presenza del tappeto volante Rabiyan sembra richiamare al mondo orientale ed in particolare all’ “Arabian Night” de “Le mille e una notte”. Persino uno degli outfit di Pudding assomiglia vagamente a quello della principessa Jasmine del film di animazione Aladdin, un personaggio di bontà risaputa, cosa che per altro al momento sembra combaciare in pieno.

La figura di Nitro, invece, potrebbe essere un richiamo agli esseri brainslugparassitari Brain Slugs di Futurama. Questi, fra le altre cose, avevano la capacità di manipolare la mente dei malcapitati. Quindi se è vero che esiste un legame esistenziale indissolubile fra Pudding e Nitro, è possibile che quest’ultimo possa avere un’influenza più o meno importante su di lei. È inoltre parere comune che possa essere un pezzo di gelatina animato da Big Mom, e come tale controllato dalla stessa per sorvegliare Pudding. Eppure, per quanto sensato, andrebbe detto per completezza che nessuno fra i figli di Big Mom si porta appresso una “telecamera” costantemente puntata addosso. Se così fosse, sarebbe un’anomalia interessante, cui si somma quella caratteriale del personaggio. Potremmo dunque azzardare l’ipotesi che Nitro esista per via della bontà d’animo di Pudding?
Eppure Nitro non ha fatto nulla per impedirle di consegnare a Luffy la scorciatoia per Whole Cake. Allo stesso modo non ha battuto ciglio dinanzi alle rivelazioni che Pudding ha fatto a Sanji privatamente. Allora le cose sono due:

  1. Pudding è un essere malvagio, al pari di buona parte dei suoi fratelli e sorelle. Ma in tal caso la presenza di Nitro sarebbe ridondante e giustificata solo come elemento decorativo e/o di compagnia.
  2. Pudding è di animo gentile, esattamente come ha dimostrato di essere. Come tale Nitro potrebbe esistere proprio per sorvegliarla, ed il fatto che sia rimasto in disparte fin’ora potrebbe voler dire che quanto compiuto da Pudding fosse perfettamente in linea con i piani di Big Mom. A riprova di ciò, nel capitolo 838, Big Mom sembra interessata alle sorti di Luffy e quasi rimane delusa quando viene informata dei possibili motivi del suo ritardo nel presentarsi.

Per quanto mi riguarda, caldeggio questa seconda opzione. Anzi trovo che sia convincente e utile l’idea di un addendum funzionale al personaggio di Big Mom in qualità di supervisore dei suoi figli, giusto per assicurarsi che anche quelli più volubili o vulnerabili facciano il loro dovere, più o meno consapevolmente. In ogni caso di questo e di altre caratteristiche di Pudding parleremo meglio fra poco.

Caratteristiche dei personaggi.

Dopo aver capito a cosa sono ispirati Big Mom e Pudding, e dopo aver fatto delle considerazioni di carattere generale su entrambe, analizziamole più nello specifico in funzione delle caratteristiche con le quali ci vengono presentate.

Totto Land, la gigantificazione e il disturbo alimentare di Big Mom.

Una delle prime cose che scopriamo leggendo il manga è che il sogno più grande dell’imperatrice consiste nel creare una nazione in cui tutte le razze, opportunamente gigantificate, possano vivere in pace e in armonia fra loro. Tale nazione è chiamata Totto Land, per l’appunto “terra di tutti”. Per riuscirci, Big Mom ha assoldato lo scienziato Caesar Clown, finanziando le sue ricerche nel campo della gigantificazione. In base a ciò che abbiamo appreso a Punk Hazard, Caesar era realmente riuscito in una primordiale e grezza forma di accrescimento del corpo umano, che tuttavia, non solo aveva applicazione limitata ai bambini, ma contemplava effetti collaterali quasi invalidanti. In particolare si innescava una dipendenza psicologica nei riguardi della sostanza somministrata, che poi si è scoperto essere a tutti gli effetti una droga. Dipendenza che portava alla nascita di un disturbo ossessivo-compulsivo, molto simile a quello di cui soffre attualmente Big Mom.

Da qui una prima banale considerazione: è probabile che Rinrin in passato abbia fatto da cavia (presumibilmente in modo volontario) per esperimenti simili, che da un lato l’hanno resa enorme, ma dall’altro le hanno scatenato una fame esagerata e incontrollabile. Un disturbo che, come già sviscerato dal collega Tore (il cui articolo trovate in fondo), la porta a perdere il senno durante le crisi, e come tale a non avere memoria di ciò che fa in quei frangenti.

Questa malsana voglia di dolci può trovare persino una spiegazione scientifica reale: secondo alcuni ricercatori, infatti, lo zucchero influenza le sostanze chimiche che fanno “stare bene” (come la Serotonina e la Dopamina), allo stesso modo delle sostanze stupefacenti. Quindi non è sbagliato affermare che Big Mom sia completamente dipendete dallo zucchero. Le sue crisi, difatti, possono essere catalogate alla stregua delle più classiche crisi di astinenza, per cui arriverebbe persino ad uccidere i suoi stessi figli pur di avere la dose quotidiana (come ha dimostrato di fare con Moscato).

Se Oda abbia contemplato una soluzione al suo disturbo alimentare penso che lo scopriremo a breve. In fin dei conti abbiamo un cuoco (Sanji) e un medico (Chopper) molto competenti in materia. Di sicuro vengono poste le basi per una ipotetica gara culinaria, di cui già parlavo in passato, considerando che anche Luffy è una buonissima forchetta.

Ma torniamo alla gigantificazione. Il fatto che Cattura33Big Mom sia diventata enorme ha fatto nascere in lei la malsana voglia di vivere circondata da esponenti di altre razze dinanzi ai quali non avrebbe più dovuto abbassare il capo. Di certo avere una schiera di giganti fra le proprie fila è un enorme vantaggio tattico in caso di guerra. Se ricordate, infatti, una delle ciurme pirata più temute era composta proprio da giganti, tant’è che persino il Governo ha battuto questa stessa strada (da cui forse son nati gli Oars e Kaido) pur di mettere fine in modo definitivo alla pirateria. In questo senso, le conoscenze della Germa in fatto di manipolazione del DNA potrebbero tornare molto utili, giacché codificando un essere umano affinché diventi molto più grande di altri, il problema sarebbe presto risolto.

Ma non solo. Al capitolo 835 Brulee fa un’osservazione interessante, definendo sua madre: “un’impareggiabile collezionista di bestie rare”, tant’è che esprime un certo apprezzamento per le capacità di Chopper. Motivo per cui, un’altra possibile via potrebbe essere quella delle Rumble Balls, il cui principio di funzionamento, come spiegavo in passato, è sostanzialmente basato sul fenomeno della risonanza.

In virtù di questo è possibile, infine, intravedere anche una certa analogia fra la struttura del personaggio e della ciurma di Big Mom, e quella di Kaido. La prima infatti è stata pensata come una collezionista di bestie rare, siano esse il frutto di mutazioni indotte o naturali. Il secondo invece è stato pensato come un uomo che ha scelto di puntare brutalmente sulla quantità di uomini-bestia al suo seguito, grazie all’uso intensivo di Smiles. Bestie rare in ambo i casi, ma con connotati molto differenti. Abbiamo poi una gerarchia molto simile, con tre o quattro comandanti per parte, ed una nomenclatura che nel caso di Big Mom trae ispirazione dai cibi più svariati, mentre nel caso di Kaido attinge al mondo della carte da gioco.

Il potere del Soru Soru No Mi

Come spesso accade, Oda fornisce ai propri personaggi poteri che si incastrano perfettamente con la loro indole, tanto da divenire veri e propri elementi caratterizzanti. In questo caso, l’idea di associare il potere di dare la vita, ovvero animare e antropomorfizzare ciò che non lo è, ad un personaggio la cui impalcatura si incentra sul concetto di fertilità, è particolarmente pertinente.

Ma la cosa interessante è che si tratta di un potere del tutto complementare allo Shadow Shadow di Moria. Le ombre, infatti, una volta separate dal corpo, potevano essere somministrate a persone vive o cadaveri, mentre il Soru Soru permette di animare tutto ciò che non afferisce proprio a queste due categorie.

Quasi volesse spingerci a pensarlo, Oda ha inserito fra la marea di riferimenti anche personaggi e usanze proprie di Halloween. In particolare, l’estrapolazione dell’anima sembra essere propedeutica alla pronuncia di una precisa formula, che fino ad ora abbiamo trovato in due versioni (ed entrambe fanno il verso a quella halloweeniana):

  • Life or Treat: pronunciato da Big Mom durante la crisi d’astinenza.
  • Trick or Leave: pronunciato come un mantra dalle incarnazioni della sua anima, per la raccolta di mesi di vita utili ad animare tutti gli esseri di Whole Cake Island.

La pronuncia di una formula si accosta abbastanza bene alla classe Paramisha del frutto, e ricorda non poco il potere di Sugar, dato che anche in questo caso si passava per la stipula di un contratto orale mediante una precisa formula. Ma mentre la prima delle due sembra non lasciare scampo alla vittima, la seconda è appositamente pensata per non essere coercitiva.

Come già accennato in precedenza, il tutto sembra giocarsi sul piano della forza di volontà e, per riflesso, dell’haki, parola che non a caso in giapponese contiene proprio i kanji di “dominazione” (覇) e “spirito” (気). Moscato, rimasto vittima della prima formulazione, sembra proprio che non sia stato sufficientemente “forte di spirito”, ovvero s’è fatto intimorire dalla volontà di Big Mom, e questa cosa è incredibilmente interessante, perché è meccanicamente simile al funzionamento del G4. Mi spiego meglio.

Quando Luffy usa il pallone di muscoli, fonde letteralmente il suo potere con l’haki (da cui i tribali neri). Di questo ne parlai abbondantemente a suo tempo, quindi vado rapido. Il punto è che Big Mom, a mio parere, per far valere la sua formulazione (essendo questa decisamente più pericolosa rispetto a quella di Sugar, dato che può portare direttamente la vittima alla morte), deve avvalersi anche della propria forza di volontà. In altri termini, solo se sopprime quella altrui, la formulazione può risultare valida (mentre sugar non doveva fare nulla di tutto ciò).

Il tutto potrebbe essere riconducibile alle due opzioni presenti in ambo le formule, per cui se si vacilla (volontariamente o meno) si attiva una opzione, se si resiste si attiva l’altra. Nello specifico, se Moscato avesse resistito è probabile che si sarebbe beccato lo “scherzetto”, e non sappiamo a conti fatti se sia tanto meglio del rendere la propria vita, dato che parliamo pur sempre di un imperatore. Mente nel caso della seconda formulazione, se ci si arrende alla richiesta di donazione viene prelevata una parte della propria anima (o della propria aspettativa di vita), se invece si resiste si attiva l’opzione “leave”, ossia quella di abbandonare Totto Land.

A riprova del fatto che tutto si gioca su un piano di pura forza d’animo, nel capitolo 836 Cracker spegne la vita degli Homies della foresta semplicemente imponendo la sua volontà. Luffy specifica che non si tratta di ambizione, intesa nel senso classico del termine, ed è chiaro. In questo caso in Cracker riverbera parte dell’anima di Big Mom, che in lui è presente molto più che in altri figli (tant’è che è uno dei dolci comandante). In versione ridotta vediamo questa influenza perpetrata dalla vivre card di Lola, con la differenza che la vivre card è sempre attiva, mentre nei figli questo potere può essere espresso a comando. Difatti non esistono esempi di figli naturali subordinati a Homies.

Da questo semplice ragionamento si evince un concetto basilare: proprio come anticamente si credeva, nell’ambito del culto della Grande Madre Terra, che questa fosse presente ovunque, allo stesso modo Big Mom si qualifica come “madre di tutte le cose” essendo genitrice di figli ottenuti grazie al frutto del diavolo e figli ottenuti mediante rapporto carnale. Ma la differenza sostanziale fra Homies e figli regolari, è che nei secondi è presente parte dell’anima di Big Mom, che si esprime a comando con effetti parimenti identici, se non peggiori di quelli ottenuti mediante le sue stesse vivre cards.

Zeus, Prometheus e il Jolly Roger

Fra tutti gli Homies, quelli decisamente più potenti e spaventosi sono la nuvola Zeus e il sole Prometheus. Tralasciando in questa sede la pertinenza dei richiami alla mitologia, dico solo che in fondo un minimo di coerenza nel legare il sole a Prometheus esiste. Condivido tuttavia le perplessità espresse da alcuni colleghi, giacché divinità come Apollo sarebbero state certamente più azzeccate. L’unico sospetto che mi sorge è che i diretti candidati (quindi Apollo, etc) siano già prenotati per prestare il loro nome ad altro, che vedremo più avanti. In fondo abbiamo già tre armi ancestrali che rievocano il nome di antiche divinità greche. Non mi stupirebbe prendere atto di una scelta strategica di ripiego da parte di Oda (che di certo conosce a menadito l’antica mitologia del mondo, a dispetto di quanto sostengono alcuni) per cui ha preferito usare Prometheus anziché divinità più strettamente correlate al sole, riservando quest’ultime per un uso futuro.

Ora, la potenza di queste due creature risiede, banalmente, nella loro capacità di modificare il clima, cosa che sposta una parte del duello nel campo di competenza di Nami (rendendola di fatto parte attiva e utile). Ma il modo con cui la navigatrice contrasterà la nuvoletta e il sole non è da imputare alla vivre card, giacché in questo caso è fondamentale il raggio d’azione della stessa. Mentre su King Baum e sugli Homies più vicini l’anima di Big Mom può avere effetto, contro due creature che si librano a centinaia di metri di distanza non c’è speranza. Per quanto mi riguarda ben venga che sia così, dato che solo in questo modo potremo vedere cosa ha realmente imparato Nami durante i due anni di allenamento.

Il fatto che Big Mom possegga un potere del genere, così strettamente legato agli elementi naturali, ci riporta alla strega Baba Yaga, cui è direttamente ispirata. Non è un caso che proprio questa strega (che come dicevo è piena di sorprese) vantasse fra i suoi servitori anche tre cavalieri: il cavaliere Bianco, il cavaliere Rosso e il cavaliere Nero, che lei definisce rispettivamente: “la mia alba luminosa, il mio sole e la mia notte scura”.

equipage_de_big_mom_jolly_rogerMa un richiamo agli elementi naturali, oltre che perfettamente funzionale alla corrispondenza con la Grande Madre Terra, si può notare anche nel suo Jolly Roger, dove abbiamo la stilizzazione di un sole, di un flusso d’acqua/tempesta e di un albero. Sono senz’altro i pilastri della vita, ma, come tutti i Jolly Roger, potrebbero rappresentare qualcosa di materialmente riconducibile al pirata cui fa capo, una sua caratteristica peculiare… e qual è la caratteristica peculiare di Big Mom?
Semplice: quella di produrre Homies. Quindi nulla di strano se quei tre simboli siano rappresentativi rispettivamente di Prometheus, Zeus e della Foresta Tentatrice, ossia le tre realizzazioni di maggiore potere ottenute grazie al Soru Soru No Mi.

Il terzo occhio di Pudding

Detto il necessario su Big Mom, al netto dei rapporti con alcuni elementi di rilievo quali Capone e Jimbe (per i quali ci vorrebbe un articolo a parte), facciamo un ultimo sforzo per mettere meglio a fuoco il personaggio di Pudding. Dato che con ottime probabilità Pudding coincide con la tizia avente tre occhi, come già dimostrato al capitolo precedente, potremmo ipotizzare che, al di là del classico e palese riferimento alla cultura orientale (ed in particolare alle religioni induista e buddista) e al di là del richiamo alla figlia di Baba Yaga, oltre ad essere un carattere prettamente estetico, sia anche un indizio su un suo possibile potere/capacità.

Nelle suddette religioni, il terzo occhio coincide con il sesto chakra, uno dei principali snodi energetici del nostro organismo. Talvolta viene chiamato “occhio della saggezza” oppure “occhio dell’anima”, e si crede che, con riferimento ad alcune specifiche divinità (come Shiva), la sua apertura comporti la distruzione dell’intero universo.

Naturalmente non credo in nulla di simile per Pudding, anche perché l’abbiamo già vista con il terzo occhio perfettamente aperto, eppure il fatto che rappresenti simbolicamente una porta di accesso ad una visione del mondo molto più dettagliata, potrebbe in qualche modo ricollegarsi ad una precisa tonalità dell’Haki, ossia quella dell’osservazione. Un po’ come Fujitora, che aveva contezza di ciò che stava accadendo intorno a lui esclusivamente tramite questa abilità, Pudding potrebbe far leva sul terzo occhio per migliorare la sua stessa percezione del mondo.

L’utilità di un potere del genere si potrebbe ricercare proprio a partire da una delle definizioni di questo organo fittizio, ossia: “occhio dell’anima”. Come dicevo, la capacità di vedere ciò che non è percepibile con la mera vista, si traduce in qualcosa di molto simile all’Haki dell’osservazione, ossia nella percezione delle energie dei singoli esseri viventi e dunque della loro anima/potere spirituale. Il fatto che Pudding lo tenga aperto in presenza di Big Mom è particolarmente emblematico, dato che, come abbiamo visto, è facile all’ira e alla collera (tra l’altro quello non era neanche uno dei frangenti più sereni).

Ancor più nello specifico, mi piace pensare che quest’occhio permetta a Pudding di resistere con molta più facilità al potere di Big Mom. Se ricordate, quando l’imperatrice pronuncia la famosa formula dinanzi a Moscato, i suoi occhi presentano delle spirali, quasi come se lo stesse ipnotizzando. Magari, proprio alla stregua dei più evoluti predatori, si tratta di un espediente atto a facilitare l’anestetizzazione della coscienza altrui, e dunque l’aggancio sulla preda. In tal caso, chiudendo entrambi gli occhi, ma lasciando il terzo aperto, Pudding potrebbe bypassare questo ostacolo e cavarsi d’impiccio in modo più agevole.

Ma non solo. La presenza di un terzo occhio presuppone una modifica sostanziale nella qualità visiva, cosa che potrebbe di fatto renderla capace di vedere a distanze più grandi e più piccole rispetto ad un comune essere umano.

Il motivo per cui lo tiene coperto è da ricercare in una qualche forma di ritrosia, propria dei personaggi più timidi, cosa che lei ha dimostrato di essere.

L’ipotetico incontro con Sanji

Quanto detto fin’ora mi offre il destro per parlarvi dell’ultimo argomento. Come facevo notare in un post in pagina, il locale che Big Mom ha scelto per pranzare con la famiglia Vinsmoke sembra identico a quello visualizzato nei ricordi di Pudding quando parla del suo primo incontro con Sanji.

Tuttavia ci sono elementi che sembrano mettere in discussione questo fatto, lasciando in vita l’opzione che Pudding sia in realtà una doppiogiochista. Di contro, esistono anche molti elementi a favore della tesi contraria, ed oserei dire che sono quasi preponderanti. Quindi vediamoli insieme:

  • Al primo incontro con Luffy, ovvero appena dopo che lui e Chopper le avevano letteralmente mangiato il bar, lei non batte ciglio, anzi, quasi si arrabbia per via dei rimasugli lasciati. Fin da subito si capisce che Pudding ha voluto, in modo apparentemente spassionato e altruista, toglierli da una situazione complicata. Ma per quale motivo? Lei spiega, in modo francamente poco convincente, di essere rimasta molto colpita dall’apprezzamento di Luffy e Chopper per il suo bar, che trovavano squisito. Si emoziona persino, all’idea che qualcuno ami così tanto qualcosa per cui lei si è spesa per tre giorni e tre notti di fila, cosa tutto sommato comprensibile e accettabile.
  • Sembra non avere idea di chi ha di fronte quando Luffy tradisce la propria identità. Ma è una reazione sincera? Qui purtroppo il dubbio rimane.
  • Parla di Sanji mettendo in evidenza dei particolari che sembrano presi proprio dal suo manifesto di taglia: gli occhi a cuore, il sopracciglio a ricciolo e la gamba nera (cosa sulla quale forse si tradisce, dato che difficilmente Sanji si presenterebbe in quel modo) cui però aggiunge dettagli impossibili da ricavare tramite il solo manifesto, quali l’essere virile (cosa che potrebbe anche essersi inventata sul momento) o il fatto che sia estremamente abile in cucina (cosa che invece potrebbe aver sentito dire, dato che gli informatori di Big Mom sapevo dal suo passato al Baratie).
    La cosa interessante, in tutto ciò, è che Oda ci tiene a spiegare subito almeno uno di questi fattori proprio per bocca di Brook, quando, prendendo atto della incredibile dolcezza della ragazza, giustifica gli occhi a cuore di Sanji come una reazione quantomeno scontata e dovuta. Che l’abbia fatto per fugare il dubbio? O per convincerci della sua sincerità in modo da trollarci in un secondo momento?
  • L’ultima cosa, che apparentemente sembra essere la più inverosimile, per cui difatti tutti si stupiscono, ovvero che Sanji abbia rifiutato il matrimonio con lei perché doveva “tornare dai suoi compagni”, è invece quella che trova maggiore riscontro nel corso della narrazione, tant’è che viene fatto presente nella lettera lasciata ai Mugi, ma viene ribadito dinanzi a Capone, a Reiju e a suo padre, cosa che poi spinge questi ultimi a convincerlo con i ricatti e le maniere forti.
  • Ad ogni modo, fin qui sembra che ci siano molti elementi a favore della tesi per cui Pudding stia mentendo, ma a cominciare proprio dalla scena in cui Sanji si lamenta con sua sorella, cominciano ad emergere elementi a favore della tesi contraria, ossia che l’incontro ci sia stato, e che dunque Pudding fosse stata sincera (anche perché l’immagine nella sua testa non l’ha vista nessuno, ma di questo ne parliamo fra poco). Nella scena sopracitata, infatti, è proprio Reiju che prova a dissuadere il fratello dicendo: “Pudding è una così brava ragazza. A me piace.” Una costatazione di cui Sanji non si sorprende affatto.
  • Quando la scena torna su Brook e Pedro, capita loro per caso di ascoltare uno stralcio di discussione fra Pudding, Tamago e le damigelle intente a prenderle le misure per l’abito da sposa. Una di queste le chiede: “Signorina Pudding, sa che gusti ha il suo futuro sposo?” e lei risponde: “Cosa?! Ma l’ho incontrato solo una volta..!
    Ora, è difficile ipotizzare, per quanto Big Mom abbia occhi ovunque, che stesse mentendo perché sapeva che qualcuno della ciurma di Luffy era lì ad origliare, come prova anche il pedone soldato quando informa Tamago del fatto che hanno perso le tracce di Brook e Pedro. A meno che quanto detto prima sul suo terzo occhio non le permetta di spingersi fino a questo punto.
  • Sempre nella suddetta scena, parlando con tamago, gli fa presente che ha una certa premura per via di alcuni impegni. Impegni che immaginiamo essere l’incontro con Luffy e Sanji promesso. Quindi i dubbi restano, a meno che non teniamo in conto quanto detto nel precedente capitolo. Motivo per cui, a limite, potrebbe essere verosimile il fatto che, nonostante sia una persona buona, venga in qualche modo costretta a comportarsi in un determinato modo.

Esauriti gli indizi, passo alla mia personale considerazione.
Come già detto in separata sede, vuoi per la mia grande aspettativa circa una rivalsa sentimentale di Sanji, mi piace pensare Pudding come una persona di animo gentile, un po’ come la principessa Jasmine. Fin’ora ho voluto leggere le sue azioni come se fossero il retaggio della più sincera buonafede, e l’immagine che mi sono fatto di lei non mi dispiace per niente, anzi. Trovo che alcune sparute eccezioni alla regola fra i figli di Big Mom portino credibilità all’intera saga, incastrandosi perfettamente con una miriade di fattori, quali la presenza di Nitro, la stima per Lola, il suo continuo emozionarsi, il fatto che abbia voluto parlare privatamente con Sanji e che sia arrivata persino a piangere per lui. Come annunciato, gli elementi a favore della sua bontà d’animo mi sembrano preponderanti, cosa che, per proprietà transitiva, impone che l’incontro ci sia stato davvero.

Su quest’ultimo argomento spendo due parole, e poi chiudo.
In merito al ricordo di Pudding, ritengo che un incontro fra i due proprio in quella stanza sembra assurdo, considerando che Big Mom pare non aver mai visto Sanji prima del pranzo (oltre al fatto che viene posto un out-out importante con l’entrata al castello, cosa che ha spinto Pound a suggerire a Luffy&Co di sbrigarsi a beccare Sanji). Dunque Pudding potrebbe aver fantasticato un attimo, trasportata un po’ dai sentimenti nascenti per il cuoco. Una cosa che credo sia normale quando si è infatuati.

Detto questo, avendo le falangi polverizzate e le meningi allo stremo, vi lascio alle vostre personali considerazioni (ed eventuali maledizioni per la lunghezza spropositata dell’articolo). Spero comunque che sia stato di vostro gradimento.

Alla prossima!

Ray

 

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