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Il vero contributo del Mago di Oz a One Piece | OnePieceLab

Il vero contributo del Mago di Oz a One Piece

Carissimi lettori di OPLab, ben ritrovati nel fantastico mondo del Mago di Oz!

Come potete intuire dal titolo, oggi parleremo abbondantemente di tutto ciò che riguarda il Mago di Oz ed in particolare della sua posizione di forza nello scaffale delle fonti di ispirazione di Oda. Molti di voi, anzi forse quasi tutti, sentendo parlare di quest’opera ripenseranno immediatamente alle teorie che di recente popolano forums e blog, sia italiani che internazionali. Teorie che volevano la saga di Zo, ormai prossima, deliberatamente ispirata al mondo di Oz (vuoi per anagramma del nome, vuoi per la citazione insita nella cover del freschissimo cap. 794), così come la triplice alleanza Kid – Hawkins – Apoo rifarsi al trio (l’uomo di latta, lo spaventapasseri e il leone) che accompagna la protagonista dell’opera.
In questa sede non tratteremo nulla di tutto questo, anche perchè è già stato sviscerato e analizzato fino al limite dell’umana elucubrazione. Tutt’al più ci serviremo di questo proprio per introdurre il discorso e aprire le danze, perchè la vera magia del Mago di Oz è nascosta in tanti piccoli contributi spalmati lungo buona parte della trama di One Piece vissuta fino ad ora.

Infatti, fin da subito posso dirvi che il Mago di Oz ha elementi comuni con la saga di Arabasta, di Jaya, dell’isola degli Uomini-Pesce, di Punk Hazard, di Dress Rosa, di Zo, e soprattutto, di Elbaf (su queste ultime mi limiterò a fare delle ipotesi, ovviamente). Perchè? Lo scopriamo subito.

Cominciamo dallo strumento base per questo approfondimento, colei che dovrete necessariamente consultare di volta in volta, ossia la mappa ufficiale di tutto il continente di Nonestica, dove è ambientato il racconto di Baum.

OzMap2

– Nonestic Ocean:

l’intero continente, come potete vedere è circondato da un vasto oceano, disseminato di isole e creature. Vogliamo provare ad elencarne qualcuna e capire se ci sono punti comuni con One Piece?

Mermaids (le sirene, il palazzo di Nettuno): vengono definite anche “le fate del mare” e dall’autore sono descritte come le creature più belle del mondo, con sembianze umane nella metà superiore del corpo e di pesce nella metà inferiore. Molte sirene, quando si trovano immerse, sono rivestite da un sottile cuscinetto d’aria, che le tiene asciutte e le protegge dalla forte pressione dei fondali. Esse sono anche amiche dei Serpenti marini, alcune fra le bestie più grandi e antiche al mondo, e vivono in un lussureggiante palazzo che si trova sul fondo dell’oceano.

Sea Serpent (i re del mare): per stazza e longevità sono considerati dei veri e propri Re, tant’è che ognuno di loro (ne esistono solo tre al mondo) amministra un preciso tratto di oceano.
In basso a destra è raffigurato Re Anko.

Sea Forest (la foresta del mare, le bestie marine): un luogo che si trova sul fondale marino, caratterizzato da vegetazione molto particolare e creature in parte marine e in parte terrestri, come i pesci-scimmia, i leoni marini, etc..
(NB: ricordate quegli animali ibridi che sbarrarono la strada ai mugi all’ingresso di FI e poi attaccarono, nelle mini avventure di Jinbe, una città portuale? ecco, sono loro.

Davy Jones (Van der Decken, Laboon, Calico Yorki, Mr.9, Arabasta) : nell’opera di Baum, Davy Jones è una balena di legno che fungeva da nave per un gruppo di pirati. La balena li odiava perchè non avevano rispetto di lei, così quando questi sbarcarono su un’isola per conquistarla lei ne approfittò per andarsene e abbandonarli. Dopo poco trovò un nuovo compagno di avventure e insieme decisero di cercare la città di Smeraldo, ma fra varie peripezie finirono catturati dal Re Kaliko, per poi essere liberati da N.9 che li aiutò ad attraversare il vasto deserto che separa il resto del continente dal mondo di Oz.
(NB: per chi facesse fatica a ricordare, Calico Yorki era il capitano dei Pirati Rumba, quelli che aspettava Laboon ai promontori gemelli. Laboon era stata resa “abitabile” da Crocus, e proprio quando arrivano i Mugi, ecco spuntare Bibi e Mr.9. Da li comincia la saga di Arabasta.)

Pirate Island (l’isola dei pirati): nell’opera è un’isola in cui si sono ritirati pirati e banditi e dove abita una creatura di nome Sport.
(NB: in OP, l’isola dei pirati è quella nella quale è stato inventato il Davy Back Fight, che può essere inteso come uno sport).

– Noland e il Regno di Mangaboo (Lvneel)

Il regno di Noland vanta come unico riferimento al nostro caro Montblanc solo il nome, ma se diamo uno sguardo al regno di Mangaboo troviamo un’altra grossa fetta di riferimenti.

Guardate a confronto i castelli reali delle capitali dei due regni (quello di Mangaboo e quello di Lvneel, patria di Noland):

Mangaboo_city

Ma non è finita qui.
Il Regno di Mangaboo è detto anche Regno dei Vegetali, perchè le persone sono fatte di verdure. Lvneel invece è nota come Regno dei Botanici, perchè qui studiano i migliori al mondo.

– Merry Land (Dress Rosa, Punk Hazard e Whole Cake)

Nell’opera, Merry Land è una sorta di bambinopoli, esattamente simile a Dress Rosa (prima che si scoprisse tutto quel macello) con collegamenti evidenti a Punk Hazard (come mi ha fatto notare il mitico Flax) e a Whole Cake. Essa difatti è caratterizzata da sette valli:

la valle dei Clowns (ci rimanda a Caesar Clown)
la valle dei Bonbons (ci rimanda a Whole Cake),
la valle dei Bambini (ci rimanda ai bambini di Punk Hazard)
la valle delle Bambole (assieme alla valle dei giocattoli ci rimandano a Dress Rosa)
la valle dei Gatti (ancora nulla)
la valle dei Giocattoli
la valle delle Cose Perdute (come dimenticare i “dimenticati” )

non credo ci sia bisogno di aggiungere altro.

– La foresta di Burzee (Elbaf)

Da qui in poi finiscono i riferimenti tangibili e comincia la teoria.

Nel Cap. 726 di OP, il capo dei Tontatta riferisce che la famiglia/tribù dei Tontatta, circa 900 anni prima della narrazione corrente, prese il mare per via di mancanza di risorse nella propria terra. Questo mi spinge a credere che la terra natia dei nani non sia Dress Rosa, ma un’isola comunque non troppo lontana.

Nel continente di Nonestica esiste una foresta, chiama Burzee, dove abitano creature fantastiche di ogni tipo: nani, gnomi, elfi, demoni del vento, ninfe del legno e… giganti (oltre ad una serie abbastanza lunga di altre creature).

Anche se probabilmente Oda ha attinto maggiormente dall’opera di Swift “i Viaggi di Gulliver” dove si apprende di queste due razze, stanziate su due isole diverse: l’isola di Lilliput (la terra dei nani) e l’isola di Brobdingnag (la terra dei giganti, il cui nome richiama qualcosa di vichingo), bisogna tenere conto del nome della terra dei giganti di OP, ossia Elbaf, che anagrammato ci dà Fable. In una fiaba solitamente non c’è mai una sola razza. Chissà quindi che ad Elbaf non vivano anche altre tribù di nani. D’altronde anche la mitologia norrena ci racconta di nani che han forgiato le migliori armi degli dei:
dalla lancia Gungnir (cui si ispira il colpo di Hajrudin) di Odino, al martello Mjollnir di Thor, etc.. da cui si evince una certa collaborazione fra le due razze.

E dulcis in fundo, chissà che la città di smeraldo non sia un’opera realizzata dagli sforzi congiunti di nani e giganti.

– L’isola di Yew (il Paese di Wano)

Anche qui faccio pura speculazione, ma provate a seguire il ragionamento.

nel libro di Baum (diverso da quello di Oz) quest’isola viene descritta come devastata da ladri e furfanti (kaido e ciurma?) , minacciata da un drago (quello sconfitto da Ryuuma?) e nella quale l’ultima “famiglia” a governare è stata quella denominata the High Ki, che richiama al Chi (o Ki) orientale, tipico delle arti marziali (dinastia di samurai?).

Inoltre (chicca finale e poi chiudo) questa isola appare divisa in cinque parti di colore diverso: verde, giallo, rosa/rosso, blu, bianco.

Noi conosciamo degli spadaccini con abilità (alcune note, altre presunte) elementali:

  • Blu >> Acqua >> Shiliew “la Pioggia”
  • Verde >> Terra/Piante >> Vista “Spada fiorita”
  • Giallo >> Elettricità >> McGuy spada elettrica
  • Rosa/rosso >> Fuoco >> Kinemon “il Fuoco Fatuo”
  • Bianco >> Vento >> Jigoro “il Vento”

possibile che ognuno di loro abbia imparato quest’arte proprio nella patria dei samurai, ossia Wano?

Credo di aver spuntato tutta la scaletta anche oggi.
Allora, vi è piaciuto come approfondimento?

Commentate liberamente.
Thank you all.

Ray

2 thoughts on “Il vero contributo del Mago di Oz a One Piece

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