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Capitolo 804 X-Ray Analysis | OnePieceLab

X-Ray Analysis 804 – Fra tesori persiani e denunce animaliste

Cari lettori, ben ritrovati a questa nuova X-Ray Analysis sul capitolo 804

Finalmente dopo due lunghe settimane di pausa torniamo a solcare il singolare palcoscenico che Oda ha imbastito per questa nuova avventura. Ci ritroviamo nuovamente fra le nuvole, alle prese con una civiltà quasi perduta, antiche rovine e stranezze a non finire. Vi ricorda qualcosa?
A me ricorda tanto la cara, vecchia Skypiea. Si avverte quasi gravare sui protagonisti e su noi lettori una coltre fitta di mistero che probabilmente ci porterà alla scoperta di qualche altro spettacolare segreto riguardante il secolo buio.

La cosa più bella di questo capitolo sono i riferimenti e le citazioni, e nel seguito ne troverete diversi. Uno in particolare ricorre spesso nel manga e anche se non è particolarmente intellegibile vedremo di decifrarlo insieme.

Cominciamo dallo scoprire finalmente cos’era, o meglio, chi era colui che stava piombando sui nostri protagonisti.

Raizo la scimmia?

Immagino lo stupore sulle vostre facce nell’apprendere la notizia. Tutti quanti immaginavamo un ninja che rispettasse almeno i principali canoni del classico design, figo o meno che fosse. E invece Oda ci presenta una scimmia… ma è davvero lui? Io non credo.
L’abbigliamento tradisce un vago riferimento circense. Lo stesso verso “tetetete”, sembra quello delle scimmie quando corrono e si esibiscono per fare divertire i bambini. Senz’altro è una bella trovata da parte di Oda, che a mio parere però, nasconde un indizio tanto crudo quanto significativo. Tenete a mente questo particolare, perchè più avanti ci torniamo.

Il Ducato di Mokomo, la mitica Arg-e Bam e le tombe achemenidi

“Ducato di Mokomo” è l’incisione che troviamo sulle mura della cittadella che ci si para davanti. Il termine “mokomo” non sembra avere alcun significato particolare. Gli unici, forzati riferimenti si possono ottenere spezzandolo in:

  • Moko, che in giapponese può indicare anche una particolare specie di roditori che vivono in cave di pietra
  • Mo, che in giapponese ha millemila significati, fra i quali molti legati alla flora acquatica.

Ma anche in questo caso si tratta di elementi così vaghi che si fa quasi fatica a trovarci un collegamento.

Ciò che invece può essere affermato con certezza, è che questa cittadella trae spunto dai grandi tesori architettonici dell’antica Persia.

Comincio subito mostrandovi queste due immagini a confronto:

La città che vedete sotto è la mitica cittadella di Bam (in persiano: Arg-e Bam), che, prima del terremoto del 2003, era la più grande costruzione in mattoni al mondo. Eretta ben prima del 500 a.C., doveva essere molto fiorente per quanto riguarda il commercio, dato che si trovava lungo la via della seta. Essendo provvista di tutto il necessario, ed essendo completamente cinta da alte mura e torrioni, era una delle poche città che poteva rimanere isolata dal resto del mondo per lunghissimi periodi di tempo, tanto da resistere facilmente a svariati assedi. Questa è probabilmente una caratteristica che Oda ha ripreso nell’inventare l’isola di Zo, essendo stata isolata per ben 1000 anni, senza far estinguere la popolazione al suo interno. Inoltre, è interessante notare che dopo il terremoto del 2003, è stato proprio il Giappone a stanziare la fetta maggiore di aiuti finanziari per la ricostruzione del sito. A tale ricostruzione partecipa anche l’Italia.

Osserviamo più da vicino alcuni dettagli:

Come è possibile notare, la fortezza centrale verso la quale sta correndo Luffy è molto simile alla fortezza di Bam. Le merlature, la geometria delle mura, nonchè la disposizione rispetto al resto delle case sono molto simili.

L’architettura del caseggiato, ed in particolare la geometria degli infissi è quella tipica persiana, come si può notare dal concept in basso a sinistra.

In basso a destra, invece, ho evidenziato le decorazioni superstiti incise sul fianco della torre della fortezza, praticamente identiche a quelle presenti sulla torre alle spalle di Nico Robin e su alcuni caseggiati.

Ma le ispirazioni “persiane” non sono finite. Osservate bene le seguenti immagini.

Quella che vedete è una parte del sito archeologico iraniano di Naqsh-e-Rostam. Quegli scavi ricavati direttamente nel versante della montagna, a forma di croce, sono le tombe dei re achemenidi, ossia i famigerati: Dario I, Serse I, Artaserse I e Dario II. Fra tutti, tanto per rinfrescarvi la memoria, Serse I fu quello che combattè contro re Leonida alle Termopili, come insegna anche quella tamarrata testosteronica di “300”.

Tutto ciò è veramente meraviglioso!

Se Oda continuasse deliberatamente a ispirarsi alla Persia, ci sarebbe da piangere per la potenziale bellezza di questa saga. Potrebbe perfino ispirarsi al famosissimo “Prince of Persia”, a Babilonia e a tutto ciò che riguarda i tesori d’oriente.

Ma non è finita qui. Come scoprirete leggendo il libro, già tempo fa avevo cominciato ad approfondire queste tematiche, e il fatto che adesso Oda le stia tirando in ballo è una splendida conferma alle mie supposizioni.

L’albero balena

Suppongo che su quest’albero si faranno centinaia di teorie. L’unica cosa “certa” è che dietro questo pregevole elemento semi-architettonico, si nasconde probabilmente la stessa denuncia che si nasconde dietro la scimmia circense, dietro i vari pandaman, dietro i visoni, gli orsi e i leoni parlanti.

Mi spiego meglio.

Come dico sempre, One Piece è un fumetto che fornisce informazioni su più livelli. Il lettore-bambino coglierà il lato divertente dell’opera, mentre il lettore-adulto, che ha un bagaglio culturale differente, andrà oltre, scoprendo ciò che il bambino semplicemente non vede, e a cui probabilmente non è neanche interessato.

Se un bambino vede dei giocattoli pensanti, si diverte… perchè il suo mondo è fatto di giocattoli. Se un adulto legge la saga di Dress Rosa e vede gli stessi giocattoli, farà altre tipologie di riflessioni. Lo abbiamo visto tutti.

Se un bambino giapponese legge “Sanji”, sa che significa “ore 3”, che è l’ora dello spuntino… tra l’altro lui è un cuoco e tutto torna. Viva il divertimento. Se un giapponese adulto legge “Sanji” e ne conosce i dettagli, lo ricollegherà anche alla figura di Genji, che è praticamente il romanzo più famoso in Giappone.

Allo stesso modo, se un bambino vede pandaman, o una balena, o un Mink, o un orso parlante, si diverte. Un adulto invece potrebbe fare altre considerazioni, in virtù, ad esempio, della cultura “animalista” locale e mondiale.

Si sa che il Giappone, insieme ad altre nazioni, annualmente caccia le balene negli oceani di tutto il mondo. Si sa che molti animali sono particolarmente desiderati per la loro pelliccia e molti di questi si sono ormai estinti. Si sa che gli elefanti, i leoni e le scimmie (ma anche altri animali) vengono catturati, addestrati e fatti esibire dentro enormi tendoni, per poi essere rinchiusi nuovamente in gabbie scomodissime ed essere sottoposti a trattamenti da denuncia penale.

Quello che voglio dire è che, dietro il lato divertente, comico e idiota, One Piece nasconde quasi sempre un altro livello di interpretazione. Nasconde chiavi di lettura più profonde e differenti che spingono il lettore ad attente riflessioni. E badate che, per quanto Oda sia schierato fermamente su questi temi, non può ( e non deve) metterli dinanzi agli altri… pena il fallimento dell’opera stessa, che non nasce esclusivamente come denuncia sociale. Oda si serve piuttosto di adeguati escamotage per veicolare anche questi messaggi, che è cosa ben diversa. Ma comunque, di questo vi parlerò meglio un’altra volta.

Sempre riguardo all’albero-balena, naturalmente ci saranno molti altri spunti e riferimenti. In tutto il mondo esistono ad esempio magnifici monumenti simili, generalmente di natura ornamentale. Li potete trovare con una rapida ricerca on line, in mezzo a parchi pubblici o piazze famose. Chissà che cosa ha in serbo Oda.

Il buon Re, tra l’altro, mi ha fatto notare questa interessante immagine di Carmine Carlino:

uovo di roger one piece

Lo riconoscete quell’uovo? 😀

A voi le speculazioni.

Infine, la presenza della balena, così in bella vista, mi ha fatto tornare in mente Jinbe e il Poneglyph. Spero proprio di rivederlo in questa saga!

Mink

C’era giusto una cosetta che mi premeva farvi notare. La tipa, di nome Carrot, prima di attaccare Zoro, si riferisce a nostri Mugi definendoli “lesser Mink”, ossia Mink Inferiori… aspetto conferma dalle raw, ma se la mia intuizione è corretta, è possibile che questo popolo non solo è ostile nei confronti degli umani, ma li considera “esseri inferiori”, esattamente come Arlong ai tempi di Arlong Park.

Attacco elettrico a parte, che non mi dice nulla, credo che quella non sia Nami. Ma vedremo.

Se lo fosse… va beh. Troppe cose XD

Scusate se la qualità dello scritto non è la solita, ma ultimamente ho pochissimo tempo disponibile. Spero che comunque abbiate apprezzato 🙂

Alla prossima!

Ray

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