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Capitolo 769 X-Ray Analysis | OnePieceLab

X-Ray Analysis – Capitolo 769

Ciao a tutti e ben ritrovati a questa X-Ray Analysis sul capitolo 769

Il capitolo 769 potremmo riassumerlo come segue: 50% mazzate, 40% dialoghi, 10% curiosità. Capite bene dunque che non ci sarebbe molto da dire, MA… c’è un ma. Procediamo con l’analisi.

MINIAVVENTURE DI JINBE – EPISODIO 16

Arriva una parziale conferma ad una delle ipotesi che avevo sottoscritto nel predecente commento: l’autore di tutto potrebbe essere un uomo-pesce particolarmente potente. Non sappiamo ancora se sia veramente tale o una creatura degli abissi, ma di certo è qualcosa che al momento si trova in acqua e agisce in acqua (quindi a meno che non sia un robot o un sottomarino, deve per forza essere un pesce almeno in parte). Il fatto che Jinbe abbia intravisto un’ombra svanire sul fondale potrebbe essere sinonimo del fatto che la creatura (o l’oggetto) in questione abbia dimensioni notevoli e sia anche in grado di muoversi abbastanza rapidamente. Speriamo di intravedere qualcosa nel prossimo episodio. Voi cosa pensate possa essere?

DOFLAMINGO vs LAW

Lo scontro prosegue in modo abbastanza telefonato. Si sapeva fin dall’inizio che Law non era all’altezza di Doflamingo. Non lo è stato a Green Bit, non lo è stato sul ponte, non poteva dunque esserlo adesso, considerando anche il post operatorio. Già è tanto che sia riuscito a resistere abbastanza da permettere uno scambio di battute vagamente interessante e addirittura mettere a segno un colpo di una certa sostanza. Per quanto forzato, a denti stretti diciamo che ci stava. Andava valorizzato in qualche modo prima dell’ennesima umiliazione. Come al solito Oda prima crea le pentole e poi i coperchi.
Complice la stanchezza, la rabbia o l’inesperienza, Law compie il fatidico passo falso. Usare due volte lo Shambles per prendere il nemico alle spalle è da novellini. In una scala che va da Sengoku a 1000, è indubbiamente di livello Sengoku. Sempre in merito alla qualità della strategia, difatti, Doflamingo fa notare a Law implicitamente la sua più grande debolezza, retaggio dell’influenza del fratello: quella di agire spinto dalle emozioni. Bastava mettergli contro Kaido, mannaggia a Meadows.
Doflamingo, come sempre, cerca di far leva sulla psicologia e sull’emotività del nemico, ma Law lo manda abilmente a vuoto, rimandendo tutto d’un pezzo… e lui che fa? Lo sega, letteralmente, in due. Questa scena l’ho trovata a dir poco geniale. Il livello di bastardaggine rasenta l’incredibile. Se è vero che Law poteva distruggere Doflamingo in molti modi, anche lui per amputargli un braccio poteva usare non poche tecniche, come quella usata contro Odr Junior, ad esempio. Invece no. Usa la gravità come forzante e smembra il braccio di Law con un filo teso a mò di seghetto. Credo che però ci sia un motivo preciso per questa scelta, al di là del sadismo: un chirurgo, per quanto abile, ha già difficoltà a riattaccare due parti tranciate di netto, figurarsi se il taglio è molto irregolare.
Non sappiamo ancora cosa succederà nel prossimo capitolo, ma se a Law sono rimaste forze in corpo farebbe bene a operarsi d’urgenza per bloccare almeno l’emorragia, e sperare che, in qualche modo, venga graziato.  D’altronde la via per il perdono supremo è già tracciata, sulla falsa riga di Homing e Rosinante. Personalmente, però, non la vedo per niente bene questa fine per Law. L’abbiamo già visto imbottito di piombo una volta. Inoltre sottolineare ancora questo parallelismo con Corazòn anche nel modo di passare a miglior vita ha un chè di esasperante. Nonostante sia quasi da un anno che ho il presentimento che Law muoia in questa saga, spero proprio che non lo faccia in questo modo. E poi, voglio dire.. ha la D. Spaventatevi quando comincia a sorridere (cosa che ancora non ha fatto).

LUFFY vs BELLAMY

Bellamy il pirata. Questo il titolo del capitolo di oggi. Non è la prima volta che Oda dedica il titolo di un capitolo a questo personaggio. Ricordate il cap. 231? Esatto. Si intitolava Bellamy la iena. A dirla tutta non è neanche la prima volta che Oda in un capitolo analizza coppie di personaggi con un legame simile. In questo caso, ad esempio, sia la coppia Law-Mingo sia quella Bellamy-Luffy hanno avuto un precedente. Dato che Law perde il duello per la seconda volta contro Mingo, potrebbe andare così anche per Bellamy? O ci sarà un riscatto del personaggio? Vi dirò la mia tra poco. Ripartiamo da 538 capitoli fa.
In quell’occasione, Oda ci mostrò questo giovane “pirata” nel fior fior della sua carriera. Vantava una taglia di 55.000.000 $ che all’epoca era considerata di tutto rispetto (soprattutto in un contesto esterno a quello della Grand Line). Quello che vedevamo era un personaggio arrogante, brutale e a tratti dissoluto, con un amore spassionato per l’oro. Non aveva sogni, nè ideali, nè morale. Anzi, derideva coloro ne avevano uno. Il suo concetto di pirateria era dei meno nobili: scorrazzare per i mari e derubare chiunque gli capitasse a tiro. Un pò come Buggy, il suo obiettivo era accumulare ricchezze. Essere un pirata non aveva altri sensi o scopi “nascosti”. Così, spinto dalla stima che nutriva in colui che da sempre lo aveva ispirato in quel senso, ossia Doflamingo, prese il mare adottandone il simbolo. Vediamo insieme alcuni spezzoni salienti:
Perfino dopo il time skip, Bellamy è rimasto legato alla sua concezione di pirateria. Tuttavia le batoste subite in passato lo hanno aiutato a maturare un approccio diverso nei confronti di personaggi come Luffy. Lo vediamo più posato, più riflessivo, senza mancare tuttavia della brutalità che lo aveva da sempre contraddistinto in battaglia. Tutto questo perchè credeva di avere alle spalle un appoggio forte, credeva di aver centrato le proprie ambizioni intorno ad un solido appiglio, dato che Doflamingo gli aveva proposto di entrare a far parte della Famiglia, infatti:
Tutto ciò che aveva sempre desiderato era la stima da parte di Doflamingo, anche la più blanda delle gratificazioni. La sua massima aspirazione era quella di entrare nelle sue grazie, e quale modo migliore se non diventare un membro ufficiale della Famiglia Donquixote! La sola idea lo faceva sentire realizzato come uomo e come pirata, visto che è sempre stato il suo vero e unico modello da seguire. Scoprire poi di aver speso anni e anni della propria esistenza per servire fedelmente una persona doppiogiochista, meschina e approfittatrice, non ricevere neanche un “grazie” o un encomio futile per i propri sacrifici, ma anzi pronta a toglierlo di mezzo senza colpo ferire, è stata una botta talmente pesante da portarlo al pianto isterico dinanzi ad un Dellinger che, se non fosse stato per Bartolo, l’avrebbe massacrato di calci.
Dopo quell’evento, Bellamy ha avuto modo di riflettere. Forse dentro di se aveva percepito di star facendo la cosa sbagliata, ma probabilmente ha sempre creduto di poter rimediare. Ha dato fiducia a Doflamingo, nella speranza che venisse sempre ricambiata, in un modo o nell’altro.
Ma poi, quando ha scelto di fronteggiarlo per chiarire finalmente le posizioni di entrambi, ha capito. Ha capito di essere stato un idiota.
Eppure, decide di rimanere coerente con se stesso. Nonostante tutto, rimane fedele a qualcosa… che è l’onore.
Volendo leggere fra le righe, sta finalmente trovando la sua dimensione, a prescindere da Doflamingo. Questo concetto lo vediamo realizzarsi anche nel momento in cui il fenicottero molla la presa su di lui. Lo libera da quel vincolo, fisico e metaforico. Adesso deve solo scegliere da che parte stare, e sceglie di stare dalla parte di se stesso, combattuto fra l’indigesta delusione e la gratitudine nei confronti di Luffy, che a conti fatti gli ha appena salvato la vita, rendendolo libero.
Adesso probabilmente si sta aggrappando ad un sogno, che è quello di riscattarsi come uomo anche a costo della vita, e già questo, più di ogni altra cosa, lo qualifica come Bellamy il pirata.
Che muoia o meno, che combatta realmente contro Luffy o si scagli contro Doflamingo, si è guadagnato la mia stima. Un personaggio ben fatto e reale, a cui si associa un’ottima analisi introspettiva che, per il modo in cui sceglie di affrontare la morte dinanzi a Luffy e per Luffy, mi ricorda il personaggio di Robin. Questo, più di tutto, mi spinge a credere che se Bellamy sopravvivesse, potrebbe entrare in ciurma. La mia è esclusivamente una sensazione, molto probabilmente errata, come quella della morte di Law, dettata principalmente dal fatto che tutto ciò che Bellamy ha fatto è stato in funzione di Doflamingo. Venuto a mancare questo perno, credo che verrebbe a mancare tutto il resto, come un castello di carte a cui si toglie l’equilibrio. A quel punto non penso che sarebbe ancora in grado di capitanare la sua ciurma. Per cui, se non muore, Bellamy dovrà ricominciare da capo ripartendo da se stesso. Potrebbe rifarsi una ciurma, o unirsi ad una esistente. Se non a quella di Luffy, magari a quella di Bartolo. Oppure potrebbe scegliere di ritirarsi a vita privata. Voi che dite?
Scusate per l’approfondimento vagamente melenso, ma credo che sia meritato. Posso capire che stia sulle palle a parecchia gente, ma Bellamy è uno di quei personaggi che a livello narrativo, secondo me, rende di più.
Per questa settimana è tutto. Ci risentiamo al prossimo appuntamento, fra sette giorni.
Scrivete qui sotto nei commenti la vostra opinione.
Ciauz!

Ray

2 thoughts on “X-Ray Analysis – Capitolo 769

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